Autore: Patrizia Mandaglio

L’attesa

«Guarda Rosy, c’è Andrea! Andrea… ehi Andrea, qui da questa parte…» «Non ci posso credere, diavolo di un uomo! Quant’è che non ci si vede, Renzo?» «Almeno due anni direi. Te la ricordi Rosy?» «Eccome, no! Come stai Rosy?» La mia Rosy sorride e non risponde. È timida. Punta lo sguardo a terra mentre con una mano si drappeggia la sciarpa intorno al collo. È una donna di classe, la mia Rosy. «Anche voi venite qui?» dice Andrea prima di alitarsi sulle mani congelate. «Si, si mangia bene, anche se c’è sempre un sacco di gente e bisogna fare...

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Roba dell’altro mondo

– E’ stato sedato? – Si , professore… Parlano di me come se non ci fossi. In fondo è vero. Istupidito, legato a questo letto, ma io non sono pazzo. – Ehi, voi, mi sentite? Non sono pazzo! Niente, non mi guardano neanche. È così da giorni. Devo stare calmo, devo fingere di essermi inventato tutto o mi manderanno in pappa il cervello con quella merda che mi iniettano nelle vene. Ho provato a raccontare l’accaduto, Dio se ci ho provato, ma non mi hanno creduto. È vero, urlavo quando è arrivata quella volante, ma se solo avessero visto...

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17 – Writer Monkey: Questione di Stile

Milano-New York e ritorno. La sfilata e il jet lag l’hanno distrutta. Ancora un’altra serata appresso alle modelle e l’avrebbero raccolta con un cucchiaino. Ha dato un giorno libero a Suzanne, la domestica, sente il bisogno di godere di un po’ di solitudine. Appena varca la soglia del suo attico in via Monte Napoleone si sfila le décolleté provando un brivido di piacere immenso al contatto dei piedi nudi sul parquet. La Patty Mandy Fashion ci ha fatto una fortuna con quelle scarpe. Un’intuizione fortunata e la passione per la ricercatezza ne hanno fatto un brand di successo. Il...

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Fino all’ultima goccia

Se la pazienza fosse una malattia penso di esserne affetta da quando ero piccola. Ho un ricordo nitido di me all’età di quattro anni. Primavera. Mia madre ha deciso di fare le grandi pulizie e non mi vuole tra i piedi. Mi prepara la colazione, mi lava, mi veste e intende spedirmi dalla nonna. Probabilmente sono ancora assonnata, faccio qualche capriccio e allora per convincermi mi dice: «Ho da affidarti un compito importante. Importantissimo. Ho bisogno del tuo aiuto.» Mi consegna una ciotola di plastica e un messaggio. Il viaggio è breve, devo giusto andare quattro case più in...

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Di roccia e di polvere

Nasco da pietra piana. Solida. Sicura. Di essa son frammento. Angoli smussati,i miei, levigati dal tempo e dal ruolo. Mi modello neanche fossi creta. Piena per i vuoti, vuota per accogliere. Zeppa che riempie le crepe m’incuneo, m’incastro, do stabilità. Ma la sera sogno alla luna. Mi vedo bastoncino di Shanghai. Ma non si può, non si deve perché nasco da pietra piana. Solida. Sicura. Di essa son frammento Recommend0 Enable Javascript to click a...

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