Davide, Angelica, Fabio e Monica, quattro piccoli amici e compagni di scuola, decisero di andare insieme casa per casa, ben mascherati per Halloween, a chiedere dolci. I genitori volevano accompagnarli ma loro non sentirono ragione:
“Siamo grandi, siamo già in quinta!”
“State qui intorno però e tornate presto”.

Indossarono i costumi. Davide uno scheletro, Angelica una strega, Fabio tuta nera con ali di pipistrello e Monica vestita da zucca. Il giro delle case fu molto soddisfacente, le loro borse erano piene di dolcetti. Stavano per tornare a casa quando Davide lo scheletro disse: “Guardate laggiù, tutte quelle luci tremolanti, saranno  zucche illuminate, andiamo a vedere”.
Fabio pipistrello obiettò: “Non credo che siano zucche, per me è un cimitero”.
Monica la zucca e Angelica la strega in coro: “Andiamo a casa”.
“Dai fifoni, è halloween, con questi bei costumi non possiamo stare a casa tutta la sera”.
A malincuore le  mascherine lo seguirono verso quelle luci.

“Sono zucche illuminate! – esclamò Fabio –  Che belle! Avevi ragione Davide”.
“Chissà se si possono prendere” – disse Angelica
“Guardate, c’è una casetta di legno, andiamo a chiedere” – suggerì Monica
Restarono qualche minuto a guardare incantati l’enorme campo di zucche con occhi e bocche intagliate, dentro ognuna un piccolo cero acceso. Un vero spettacolo!
Davide stava per bussare quando…
“Guardate! Una zucca si è mossa!”
“Ma dai scemo!” – disse Fabio ridendo.
“E’ verooo! – gridò Monica – si muovono tutte, scappiamo!”

In quel momento la porta si aprì e una vecchina dallo sguardo dolce e i candidi capelli raccolti sul capo sorrise loro dicendo:
“Non abbiate paura bambini, le mie zucche sono magiche, si muovono per salutarvi. Venite dentro, ho tanti dolcetti per voi”.
Come ipnotizzati i quattro amici entrarono nella casetta. Un grande paralume sprigionava luce arancione, le tende alle finestre erano di velluto bordeaux, su una poltrona un gatto nero ronfava beatamente. Sul tavolo in mezzo alla stanza un grosso cesto di vimini pieno di caramelle, cioccolatini, merendine di ogni tipo.
“Prendete pure bambini” – disse la vecchina.
Non se lo fecero ripetere, aprirono le loro borse e cominciarono a prendere dolci più che potevano.
Angelica girò un attimo la testa e urlò terrorizzata… Anche gli altri si girarono e, inorriditi, indietreggiarono insieme in un angolo della stanza abbracciandosi stretti stretti. Al posto della vecchina c’era una strega mostruosa, le mani come artigli, li guardava sogghignando e mostrando una fila di denti aguzzi e marci. il gatto nero si era trasformato in un enorme lupo ringhiante, attraverso le tende di velluto si intravvedevano le zucche nel campo che si agitavano, i lumi al loro interno creavano un’atmosfera lugubre, sembrava un esercito di fantasmi.
Improvvisamente la stregaccia allungò le braccia per tre volte verso di loro gridando con voce stridula: ” ZUCCHE VUOTE!”
Lampi fulmini e saette riempirono di luce accecante la stanza, abbagliando così i poveri bimbi che non riuscirono a vedere nulla. Quando tutto finì si guardarono intorno ma…
“Davide, Monica, Fabio, dove siete?” disse Angelica con voce tremante.
“Siamo qui – rispose Davide – non ti vedo, avvicinati.
“Non posso, non riesco a muovermi”.
“Nemmeno io”.
“Neanche io” – gridò Monica
“Ma che succede? Non riesco a camminare, mi sembra di essere attaccato alla terra” – disse Fabio piangendo.

“NOOOOO!!! SIAMO DIVENTATI ZUCCHE!”

Infatti anche loro, come le altre zucche si agitavano facendo oscillare la luce dei lumini che avevano all’interno, erano diventati anch’essi povere zucche di halloween!

“MAMMAAA, PAPAAA’, AIUTO!!!”

Davide, Angelica, Monica e Fabio, ognuno nella propria casa, caddero dal letto gridando.
Ognuno di loro aveva vissuto lo stesso incubo. Abbracciarono i genitori spaventati dalle grida e li rassicurarono. Poi chiesero loro di accompagnarli la sera di halloween per il giro dei dolcetti.