Milita le sussurrò, all’orecchio per evitare le due “sentinelle” elettroniche della WM Editions:
«Hai visto The Boss e Miggy al bar?»
«Sì», rispose Tilda.
«Non ti sembra una cosa sospetta?»
«Pensa che Hillary mi ha addirittura mandato via!» proseguì Milita indispettita.
«Forse hai ragione, non è da lei trattare così le persone».
«E poi, perché se ne sta al bar invece di essere in ufficio?», aggiunse Tilda.
Poi guardò Milita, la prese sotto braccio e le biascicò sottovoce:
«Vieni con me».
Poi si rivolse al robot:
«Perdonami James (non conosceva il suo nome ma le sembrò un classico per uno pseudo maggiordomo)».
Funzionò!
«Mi dica, madame», rispose lui con il solito inchino, «sono a vostra disposizione».
«Dove sono i bagni delle signore?»
Tilda sapeva che era l’unico luogo in cui avrebbero potuto parlare senza essere né osservate, né ascoltate.
«Seguitemi, prego», rispose il presunto James impassibile e senza contrarre un micro cip.
Milita non fiatò.
Appena furono al sicuro, Tilda disse:
«Prima pensiamo al tuo abbigliamento, così dai troppo nell’occhio».
Prese dalla pochette multimediale un piccolo aggeggio, digitò un paio di tasti, consultò il catalogo alla voce “abbigliamento” e si fermò su un elegante tailleur giallo paglierino.
«Che ne dici di questo?»
«Niente male, il mio colore preferito», esclamò Milita, «muy bonito».
«Se ci aggiungessi una rosa nera all’occhiello?».
«Eccola lì», pensò Tilda, «la Signora in Giallo ha colpito ancora!» ma rispose imperturbabile:
«Sarebbe perfetto».
Digitò un paio di numeri, si sentì un fruscio leggero e, dopo alcuni secondi, apparve dal nulla il tailleur corredato di tutti gli accessori.
«Ecco, Milita, con questo sarai elegante e raffinata ma, soprattutto, molto più anonima!».
Poi elaborarono un piano.
Avevano pochi secondi senza dare nell’occhio e sentivano il drone fuori dalla porta che ronzava impaziente.
James dall’esterno sentenziò:
«Mesdames, vi ricordo che mancano quattro minuti all’appuntamento».
Il piano era questo: Milita avrebbe agganciato Miggy Gianis, la più chiacchierona delle scrittrici, Tilda si sarebbe occupata di tenere lontane Irina Minutova, la famosa spia russa e Lucynda Morositas, la spagnola che conosceva da una vita, in pratica, dai tempi favolosi delle streghe.
Poi uscirono, con aria indifferente, fingendo di essere seccate e contrariate dalla reciproca presenza e raggiunsero le altre scrittrici che si stavano avviando agli ascensori.
Dovevano assolutamente sapere che cosa stava succedendo.
Tuttavia Tilda, conoscendo da anni Milita, era quasi certa che avrebbe trasgredito alle regole appena concordate e avrebbe agito di testa sua.
Era fatta così, lo sapeva bene!