Se ne stava lì, immobile, ad osservare dalla fessura 10×2 della porta ciò che accadeva di là, nell’altra stanza.

In silenzio, ma con livello d’attenzione elevatissimo esplorava l’oscurità ed aspettava.

Qualcuno accese finalmente la luce ed un fascio luminoso si propagò attraverso la fessura esattamente dritto ai suoi occhi ma non ne ebbe fastidio, anzi, i suoi occhi affamati avevano finalmente di che guardare.

Abigail, la dott.ssa Parker, entrò col suo camice bianco dalle ampie tasche piene di mille cose e come al solito iniziò ad armeggiare sopra ad un tavolo.

Non poteva vedere bene i suoi gesti ma la sentiva trafficare con cose e, quel giorno, anche borbottare tra sé e sé nervosamente.

Il rumore della macchina dell’espresso, il cui aroma giungeva in delicate spirali fino a lui, faceva intuire che avesse bisogno di concentrazione per mettere a fuoco qualche idea che non trovava la sua giusta collocazione.

Squillò il telefono e pote’ chiaramente udire la voce di lei che concludeva, quasi strozzata per non urlare: “ Sei un maledetto stronzo!”

La vide attraversare lo spicchio di stanza che poteva osservare, scura in volto come non mai ed andare in terrazzo a fumare, anzi, praticamente a divorare una sigaretta.

Poco dopo, riconobbe la voce dell’ing. Robert Scott, quel tipo giovane e belloccio che sembrava capire tutto lui.

Appena arrivato, le si era avvicinato, avevano parlottato piano, piano.

Poi lui l’ aveva abbracciata cingendola da dietro e lei non lo aveva allontanato, anzi… ; ora il suo viso aveva cambiato decisamente espressione, era illuminato da un dolcissimo sorriso.

Un rumore gli fece capire che erano cadute diverse cose dal tavolo, chissà perché, si domandò. Guardò con attenzione ma dalla fessura non vedeva altro che quattro gambe stranamente attorcigliate mentre esclamazioni sommesse riempivano il silenzio della sera.

Dopo un po’ Abigail, leggermente rossa in volto, spettinata e col camice spiegazzato aveva finalmente aperto la porta e gli aveva detto: “ Ciao, Theta 456xz, come stanno i tuoi circuiti? I miei mooolto bene, direi. Oggi andremo a fare una modifica alla tua gamba destra”.

Quindi aveva premuto un pulsante facendo passare Theta, il robot dall’occhio super vigile, dalla modalità stand by a quella on.

Foto reperita nel web