È inutile girarci attorno con filosofiche parole, tu, Signora senza Tempo e senza Pietà, mi fai paura!
T’immagino a cavalcioni di una nube, nera e minacciosa, che guardi ghignando l’Umanità, superba e sfrontata come solo sai essere tu.
Con una lunga falce in mano? Perché no, falciare vite non è forse la tua specialità?
Sei imprevedibile e piena di sorprese, arrivare all’improvviso è una delle tue peculiarità.
È il tuo lavoro, lo scopo per cui sei stata creata.
La parola “creata”, non ti fa sorgere qualche dubbio sulla tua sovranità?
Non sei tu che decidi la sorte di ognuno di noi, abbassa la superbia, controlla la vanità.
Non mi vedo in balia delle tue mani come un giocattolo, non riesco ad immaginarti a decidere della mia vita.
Sono sicura che ci sia qualcuno molto più potente che tiri le fila di questo grande e immaginario scenario della vita.
Se io sono uno dei tanti burattini che si muove legato ad un filo invisibile, anche tu fai parte di questo puzzle: grandioso, immenso e alquanto incomprensibile.
Mia cara Signora delle Tenebre, non fare l’offesa, lo sappiamo tutti che c’è qualcuno sopra di noi e lo sai bene anche tu.
Alcuni lo chiamano Dio, altri Destino e, voglio che tu lo sappia: non sono una che si arrende facilmente, lotterò fino alla fine e non ti concederò neanche una briciola del tempo che è stato destinato a me.
Alla fine, non sei tu che mi fai paura, è il pensiero di lasciare le persone che amo; questo sì, mi fa soffrire.
Che fai? Perché ridi sguaiata? Non mi credi? Vuoi beffarti di me?
Fai pure, sei nota per la tua insensibilità ma, per adesso, gira al largo, lasciami in pace, preferisco credere che la mia vita abbia uno scopo ben preciso, che un’altra vita mi aspetti, non importa come, quando o dove sarà, voglio sperare che ci sia già un posto prenotato per me.
Questo pensiero mi fa sentire meglio, che tu ci creda o no.
Non mi guardare bieca, sono ottimista di natura e questo mi dona serenità, la forza per andare avanti e il coraggio per avere meno paura di te.
Matilde Falco – 30 giugno 2016.