Lo fisso. Il suo occhio rosso ricambia lo sguardo riempiendo il mio cuore di terrore. Come farò ad abbattere una simile creatura? Come riuscirò a sopravvivervi?

I nemici continuano ad arrivare incessantemente dandomi nessuna pace. Le mie pistole stanno ormai faticando a danneggiare questi esseri sempre più numerosi e, in qualche modo, più forti e tenaci. Non so che tipo di trucco sia mai questo, ma di questo passo non potrò fare nulla per fermare il mio destino.

Fuggo. Lascio la stazione del teletrasporto e cerco un riparo migliore, se mai ce ne fossero.

La corsa è faticosa, le ferite si fanno sentire, la stanchezza aumenta e così i morsi degli esseri che mi inseguono. La disperazione si fa sentire sempre di più, sento i polmoni svuotarsi dell’aria che mi serve per tirare avanti, sento le gambe cedere sotto il mio peso per lo sforzo che hanno provato e sento la Morte farsi sempre più vicina sotto forma di un’orda di mostri assetati di sangue… il mio.

Perché? Per quale motivo m’inseguono con così tanta veemenza? Perché questo odio nei miei confronti, se di odio si tratta? Cosa è successo in questo posto?!

Carico le mie pistole di energia e colpisco i miei nemici che si fanno sempre più vicini con un attacco pesante che li allontana, ormai unica difesa contro le loro pelli troppo dure o le loro gambe troppo veloci. Se solo le celle energetiche non ci mettessero così tanto a raffreddarsi…

Improvvisamente i miei occhi vedono qualcosa della mia nave che non è un suo componente o un semplice pezzo di metallo staccato o danneggiato dall’impatto con il suolo, ma è una cassa, una piccola cassa d’equipaggiamento: un enorme colpo di fortuna in quell’inferno!

La apro in fretta e trovo qualcosa di molto strano: un chip con l’immagine di un coltello arrugginito. Prendo il chip di fretta e scappo evitando una lucertola che mira con i suoi denti aguzzi alla mia gamba.

Durante il viaggio interstellare per arrivare su Lemuria Stark aveva lavorato su alcuni strumenti che avremmo potuto utilizzare per potenziare il nostro equipaggiamento: dei piccoli chip che contenevano dei software capaci di donare alle armi degli effetti particolari, utili contro i nemici più ostici o per arricchire le nostre tute ed armature con sistemi in grado di curare le membra ferite. Il chip che mi è capitato per caso prevede un potenziamento per le mie pistole, ma l’effetto mi è sconosciuto. Lo installo immediatamente inserendolo nell’apposita fessura dell’armatura, che installa il programma. Compaiono alcune lucertole umanoidi davanti a me che mi danno l’occasione perfetta per provarle.
Faccio fuoco contro di loro ma non noto alcun cambiamento significativo. Che abbia trovato il chip più inutile di tutti? Non posso essere così sfortunato, non in una situazione del genere!
Continuo a fare fuoco, e mi accorgo di una cosa molto interessante: le ferite lasciate dalle mie pistole sono molto diverse da quelle lasciate prima del potenziamento, che a malapena scalfivano le scaglie della pelle delle lucertole, lasciando evidenti fori, il più delle volte, nelle zone d’impatto causando emorragie copiose che stancavano ed uccidevano le lucertole.
Sorrido. Devo trovare altre casse.