MALLORY

Da anni  non aveva rapporti con la sua gemella Hillary, dopo quello che era successo non aveva più scambiato con lei neppure una parola. Anzi era partita per luoghi sconosciuti in cerca di fortuna e di una buona sistemazione economica. Non se la passava male in verità, aveva trovato un uomo molto ricco che l’aveva accolta nella sua casa e non le faceva mancare nulla, anzi.
Ma il fuoco covava sotto la cenere, il risentimento verso Hillary era intatto. Un giorno, sfogliando una rivista vide una notizia in prima pagina che le fece sgranare tanto d’occhi:
La pubblicità di una grande e affermatissima  casa editrice, la WM EDITIONS, aveva raddoppiato il capitale sociale! La Signora Hillary Augustin campeggiava in una fotografia a tutta pagina, una didascalia la descriveva come la bellissima e ricchissima padrona assoluta di quell’impero editoriale. Un’ondata di invidia e rabbia la invase, che gran fortuna aveva quella Hillary, troppa fortuna. Mallory non ci pensò due volte, doveva assolutamente escogitare un piano per intrufolarsi nella sua azienda e scucirle un bel po’ di soldi. Non sarebbe stato difficile: bastava minacciarla di spifferare la verità ai mass media. Inoltre essendo identiche  come due gocce d’acqua, avrebbe potuto farsi scambiare per lei facilmente. A dire il vero si era già stufata di quell’uomo che la manteneva, aveva bisogno di altre avventure. Quindi senza dire nulla al suo benefattore, andò all’aeroporto e partì; destinazione Hillary!

 

Già da qualche giorno bazzicava nell’atrio della WM, qualcosa di veramente grandioso, doveva ammetterlo. Stava nascosta dietro le colonne ad osservare l’andamento e le persone che frequentavano il luogo. Una dello staff, addirittura si era fermata a chiacchierare con lei, non si era accorta dell’errore, come si chiamava? Ah sì Miggy. Un’altra volta invece si era un po’ spaventata, una donna vestita in modo buffo, con un gran cappello in testa le si era parata davanti chiamandola Hillary in tono sospettoso, che non le piacque affatto. La mandò via rispondendole male.
Non era ancora il momento di palesarsi. Ogni cosa a suo tempo.