Nel bistrot di infimo ordine la povera Sophie pensa:
“Ma chi me l’ha fatto fare di accettare l’invito di questo zotico ubriacone di Lucas! Guardalo lì, gli occhi da pesce lesso e il naso rosso. E pensare che ho messo anche il mio cappellino migliore. Ah, povera me! Beata Genevieve che è stata invitata da un gran signore che l’ha portata a teatro”.
Lucas pensa:
“Ma chi me l’ha fatto fare di invitare questa Sophie, una gattamorta, se ne sta lì tutta imbronciata senza parlare, mah! Fammi scolare un altro bicchierino va!”
Genevieve è a teatro, elegantemente vestita e comodamente seduta nel loggione, in attesa che cominci la rappresentazione. Ma non è felice come pensa Sophie;
“ Non me l’aspettavo proprio, e pensare che questo Gerard sembrava così gentile, educato. Passa tutto il tempo a guardare le altre donne con quel maledetto binocolo. Non ha nessun riguardo per me! E pensare che ho messo il mio abito migliore per piacergli, speravo mi facesse la dichiarazione d’amore”.
Gerard pensa:
“Sì, Genevieve è carina, però ho l’impressione che voglia accalappiarmi, parla troppo di casa, bambini, famiglia… no no, non fa per me. Adesso guardo un po’ in giro se riesco a vedere qualche mia amica da invitare la prossima volta”.

Il giorno dopo le due amiche si incontrano e si confidano le reciproche delusioni. Decidono così di lasciar perdere questi maleducati accompagnatori e di uscire loro due insieme la prossima volta. Si guarderanno ben bene intorno e sceglieranno meglio.