Se qui ti vedessi
e di nuovo come allora
illuminassi i miei occhi
più non sarebbe un incanto
ma un sortilegio oscuro,
sprofonderei con te
nello squilibrio della follia.
Non sarebbe un incanto
ma un ineffabile tormento:
eppure, nel sortilegio oscuro
inspiegabile magia
fra realtà e sogno
ancora e ancora m’acquieterei
e ti chiederei di restare,
se qui ti vedessi.