“Buonasera Madonna! Benvenuta nel mondo dei sogni, del gioco e delle illusioni…Ti aspettavo, sei pronta a sognare ancora con me?”
Lei fissò lo schermo del computer appena acceso: davanti ai resti di una cena solitaria, consumata sempre più in fretta, quelle parole l’affascinavano come e più di sempre.
“Buonasera Messere…in che mondo mi condurrai stasera?” digitò velocemente sulla tastiera: una frase di rito che era il suo passaporto per un mondo immaginario, virtuale, un rifugio emotivo e giocoso dove esorcizzare la noia della vita quotidiana.
Dall’altra parte del computer, in una stanza chissà dove, in una città chissà dove, in un mondo chissà dove, un uomo senza un nome reale, anzi un’idea di uomo che non conosceva e che non avrebbe mai conosciuto, stava compiendo i suoi stessi gesti, stava provando le sue stesse sensazioni, condivideva i suoi respiri, esorcizzava le sue paure, alimentava i suoi desideri. Un gioco ammaliante, eppure talvolta così inebriante da diventare pericoloso per la mente: difficile distinguere la fantasia dalla realtà. Davvero valeva il rischio?
“Te ne accorgerai da sola…lasciati andare ai tuoi sogni e sorridi con me…io sono il giullare dell’etere…”…le parole scritte, insinuanti, carezzavano lo schermo con la loro morbida dolcezza.
Un brivido a fior di pelle: il gioco ancora una volta incominciò.