Mai come in questo momento di forzato isolamento l’esteso catalogo di Netflix e Amazon Prime può venirci in soccorso, per alleviare un po’ di ansia e combattere la noia. E’ il momento ideale per qualche recupero…

NETFLIX ha appena aggiunto un buon numero di titoli dello Studio Ghibli: ci sono alcuni tra  i più celebri lavori di Hayao Miyazaki, da La Città Incantata (Orso d’Oro a Berlino) e Il mio vicino Totoro fino a lavori meno noti di altri registi. Tutti meritano di essere visti e se avete bambini in casa, poi, è perfetto. Miyazaki è un genio assoluto, l’ultimo maestro dell’animazione e mai come adesso certe tematiche a lui care sono ancora più necessarie: la cura per l’ambiente, la collaborazione, la fiducia nel prossimo. Sono opere senza tempo che rinfrancano lo spirito. I miei preferiti: Porco Rosso, Totoro, La Città Incantata. Aprite gli occhi del bambino che è in voi e lasciatevi trasportare. C’è anche La Storia della Principessa Splendente di Isao Takahata, “gemello” di Miyazaki, che non ho visto ma di cui ho letto cose meravigliose.

Sul versante serie  TV, ci sono i primi episodi della quinta stagione di Better Call Saul, lo spin-off prequel di Breaking Bad. Se non sapete di cosa sto parlando, ecco: altra buona ragione per essere contenti di stare a casa (ma i bambini li manderei a giocare da un’altra parte, in questo caso). Due serie molto diverse, ma accomunate dal gusto della narrazione, del dettaglio, dalla costruzione. In entrambi i casi non importa il finale (uno è un prequel, l’altro parte da una premessa che non lascia troppa speranza in un lieto fine), ma come ci si arriva. Breaking Bad è l’unica serie che ho visto che cresce costantemente, e chiude in crescendo, aggiungendo stagione dopo stagione personaggi e situazioni sempre più avvincenti. Unico consiglio, non partite dal prequel.

Sono state appena pubblicate anche la seconda stagione di Sex Education (commedia) e The Sinner (drammatico). Le prime stagioni erano molto interessanti. Per chi se lo fosse perso a inizio anno, c’è anche Dracula, dagli autori di Sherlock, in tre lunghi episodi.

Una serie di documentari davvero interessante è I giocattoli della nostra infanzia, che esplora le storie di alcuni fenomeni commerciali degli anni settanta e ottanta (Star Wars, Masters of The Universe, Transformers, My Little Pony), ma anche cose più antiche (Barbie, G.I. Joe) e moderne (Power Rangers). La storia dietro un’eccellenza è sempre frutto di casualità, intuito, fortuna e impegno, e anche quando si tratta di giocattoli (per quanto mi riguarda, soprattutto in questo caso), è sempre estremamente interessante.

Sullo stesso tema The Founder con Micheal Keaton racconta la storia del fondatore dell’impero di McDonald’s. Anche in questo caso, molto istruttivo (oltre che divertente).

Ho sviluppato di recente una particolare passione per la stand-up comedy: NETFLIX è letteralmente pieno di spettacoli dei comici più famosi: i miei preferiti sono Ricky Gervais (Humanity), Bill Burr (Paper Tiger) e Louis C.K. (2017). C’è anche Edoardo Ferrario, per chi ama i comici italiani.

Segnalo, tra i candidati a vari premi Oscar, The Two Popes (da confondersi con la quasi omonima serie SKY di Sorrentino): nonostante i miei pregiudizi (può mai interessarmi un film di fiction su Ratzinger e Bergoglio?), davvero un bel film. Due ottime interpretazioni (Anthony Hopkins e Jonathan Pryce) e una riflessione – equilibrata  – sul ruolo della Chiesa nella contemporaneità.

Non avete NETFLIX ma Amazon Prime?

Ancora più facile: al contrario di NETFLIX, su Prime c’è un’ottima selezione di film italiani dell’epoca d’oro della commedia: da Dramma della Gelosia (tutti i particolari in cronaca) a Amore Mio Aiutami, da Il Vedovo a Nell’anno del Signore. Ci sono anche parecchi titoli più moderni (Perfetti Sconosciuti e i due sequel di Smetto Quando Voglio, che non sono all’altezza del primo, ma neanche male).

Se non avete Amazon Prime, potete attivarlo gratuitamente per un mese, sperando che basti per la quarantena. In alternativa, c’è sempre Rai Play, che ha il catalogo RAI. Qualcosa di buono c’è (a me piaceva moltissimo Pazza Famiglia con Enrico Montesano e Paolo Panelli…altri tempi e altro modo di fare fiction, pardon, sceneggiati, ma solo le uscite di Panelli valgono oro).

Per questo fine settimana, dovremmo essere a posto… o no?