Avere radici non significa esserne prigionieri, non poter muoversi perché saldamente ancorati al terreno di origine, impossibilitati a compiere qualunque passo che possa affrancare da condizioni di sottomissione, plagio, indifferenza, vittimismo, ignoranza.
Avere radici significa far parte di una storia, iniziata molto tempo fa e che tuttora perdura, significa conservare memoria delle proprie origini e tesaurizzarle per i nostri giorni a venire, e per quelli di chi dopo di noi verrà.
Le nostre radici sono la nostra Libertà.
E germineranno, e fioriranno, ancora, a primavera.
E mai legàmi così sotterranei avranno brillato di una luce sì perpetua.