Apertura mentale.
Essere ricettivi e illuminati, disponibili al confronto con “l’altro” (qualsiasi “Altro”) senza per questo perdere di vista se stessi e il proprio Essere umani con tutte le mille sfaccettature che questo può comportare.
Accettare questo, rendendosi curiosi ed aperti al nuovo, al cambiamento, se necessario, senza sentirsi assolutamente in obbligo di modificare le proprie impostazioni o convinzioni bensì accettando la possibilità e la presenza di novità o opportunità che potrebbero pure dare svolte diverse al nostro pensare o agire.
Apertura mentale, certo.
Segno di riconoscimento degli spiriti liberi. Magari a volte ingabbiati in prigioni invisibili e accettate per convenzione, praticità, convenienza; ma non per questo sinonimo di remissività e obbedienza, anzi di capacità di voli liberi ma manovrati da sensibilità e intelligenza che li sanno comunque indirizzare anche nelle situazioni di stallo prolungato….

E come affermava Albert Einstein?
“La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre.”