L’aria è densa di attesa e odore di caffé. La donna chiude gli occhi e inspira il profumo dalla sua tazza, ma ancora non si decide a bere. Le sue labbra tremano, sono rosa, sfacciate, di carne viva, iniziano a vibrare in un suono più roco di quanto ci si potrebbe aspettare. “Sai che pensavo l’altro giorno? Non ti ho mai confessato che quando ci hanno fischiato a Cannes, ho pensato che avessimo commesso un errore irreparabile…” una lieve risata, gli occhi che si sollevano dalla tazza e cercano dietro le lenti dell’uomo che ha di fronte “ora ci rido sù, ma mi sono sentita persa. Sì… persa…”. La donna ora guarda un punto indefinito in fondo alla sala, aggrappata in un ricordo tra mille, e una leggera smorfia di dolore le incide appena la fronte. É sempre stata un libro aperto, una calamita per troppi sguardi. Un tizio in impermeabile le scatta una fotografia, lei cerca di ripararsi dientro la sagoma dell’uomo che ha di fronte, che capisce il suo disagio e si sposta un po’ per farle da scudo.
“Ho sentito quegli stessi fischi, ma sapevo che ‘L’Avventura’ era più grande di quel momento. E credevo in te. Nessun’altra attrice avrebbe potuto…”
“Ma cosa hai visto in me, davvero? Ero così diversa dalle altre. Così…”
“L’oceano. La tempesta nei tuoi occhi. Vulnerabilità, e forza. Non era solo il tuo talento, no, ad essere inarrivabile, ma il tuo essere.”
“Non dirmelo… non farlo, perché ora sento come se quella tempesta ci stesse inghiottendo.“
Gli occhi della donna assumono un colore indefinito, che va dal verde al viola, e si fanno liquidi d’improvviso. Oceano…
L’uomo le prende le mani, come a riconnettersi con lei, almeno per un attimo, quanto basta per ricordarle che non può affogare. “Abbiamo vissuto con una tale intensità sullo schermo e nella vita. Mantenere quel fuoco per sempre… Credo sia impossibile.”
“Impossibile. Chi lo sa. Chissà cosa abbiamo sbagliato…? Ad avercela la sequenza esatta! Ma poi, che gusto ci sarebbe? Cosa è la vita senza sorprese? Come quella volta, quella volta incredibile in cui tu hai scelto e voluto proprio me! Me, ti rendi conto? Sapevo di essere nata per recitare… ma che c’entra? Serve fortuna. Ed io ne ho avuta”.
“Anche io, ad incontrari…”
“É che il dolore… stavolta… è troppo reale.”
“Non ci perderemo mai davvero, lo sai.”
“Però ci stiamo dicendo addio.”
“Tu sarai sempre la mia musa. Tu sarai sempre la mia Monica. Noi saremo sempre…”
“Addio, Michelangelo.”
“Addio, amore mio.”