Sono stata al parco, una panchina, un libro, una breve sosta.
Sulla panchina accanto alla mia era seduto un uomo anziano, sicuramente ben oltre gli 80, fumava un sigaro con mano tremolante.
Era solo, e forse non soltanto in quel momento…
Mi sono soffermata ad osservarlo, discretamente, con interesse, con partecipazione, con tenerezza.
Le sue antiche mani raccontavano storie che sarebbe stato bello ascoltare.
Ecco, sono questi i nostri vecchi, troppo spesso soli, che custodiscono memorie e tesori che sovente attendono solo un orecchio (e un cuore) che li sappia ascoltare.
Sono questi, i nostri vecchi.
Che hanno ancora e sempre moltissimo da insegnarci.
E lo fanno, senza parlare.