Parte 3: Il tutto ed il niente

Dei soggetti strani qui presenti

schiavi da sì terribili tormenti

andavomene solinga borbottando

quando un grido giunse di rimando.

“ Ahi, crudele tu, m’hai calpestato!”

Intorno mi guardai chi fosse stato

ma non potei vedere niun intorno

perduta com’ero in quello inferno.

“ Ovvio che non mi veda, stai sicura!

Son Punto, certo, la minima figura

e seppur privo d’ ogni dimensione

di infiniti me è fatta ogni estensione.

Nessuno di voi m’ha una volta visto

eppure mi nominate in ogni testo

Infinitesimo sono ma ne vado fiero

e non t’appaia strano il mio pensiero

se dico che quel che vedi del creato

da un’ infinità di nulla è poi formato.

Ed anco se d’ infinitesima esistenza

mai niu di me potrà esserci senza.”

“Strano”, pensai,” un compito sì ingente

e nel contempo non valere niente!”

Tolsi il piede da quel preciso punto

provando un certo acuto disappunto

nello scoprirmi anch’io aggregazione

d’una infinità di niente, dannazione!

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