IL PARALUME
Sono relegato in soffitta da molto tempo, i miei vecchi proprietari non ci sono più, ora nella casa abita il loro figlio con moglie e due figli. Hanno ristrutturato l’appartamento, i mobili sono nuovi e moderni, tutto è più arioso e luminoso.
Che se ne fanno di un vecchio paralume come me? Sono fortunato a non essere finito in una discarica. Mi sento solo, posso solo rifugiarmi nei ricordi:

‘I due sposini camminavano mano nella mano guardando le bancarelle del mercatino, cercavano qualcosa di carino per la loro casa. Si fermano proprio alla bancarella dove faccio bella mostra di me; una piccola base con l’interruttore, l’asta di ottone luccicante e un “cappello” di un bel colore caldo, ricoperto di disegni floreali rosa e rossi e una frangetta tutt’intorno, per rendermi più signorile. Lei mi adocchia subito:
“Guarda tesoro che bel paralume, starebbe bene in camera da letto”.
“Benissimo, se ti piace compriamolo”.
Fu così che entrai nella loro casa, fui sistemato sul comodino, la sposina era entusiasta ed io ero felice.
Oh, quanto amore ho respirato in quella casa, la sera quando era ora di andare a letto, la giovane sposa, maliziosamente mi copriva con un morbido foulard rosso, attenuando così la luce e rendendo il tutto più eccitante. Sono stati anni meravigliosi.’

Eccomi qua adesso, solo e impolverato, non so se… Ma che succede? Qualcuno apre la porta, sono i due bambini della nuova famiglia, la mamma dietro di loro. Cercano qualcosa nella soffitta.
“Mamma cos’è quello?” dice la femminuccia
“Oh, è un vecchio paralume, lo usavano i nonni anni fa, prima o poi lo porteremo in discarica con le altre cianfrusaglie”.
“Ma è bellissimo!”
“Che dici tesoro, è vecchio, forse non funziona neanche più!”
“Anche a me piace”. Incalza il maschietto.
“Dai mamma per favore, lo puliamo e lo mettiamo sul comodino in mezzo ai nostri letti”.
“Oh povera me, va bene se proprio ci tenete. Ma se non funziona lo buttiamo eh?”
Mi hanno dato una bella lavata, hanno lucidato l’ottone, hanno attaccato la presa:
“FUNZIONA!” I bambini saltellano felici, mi sistemano subito sul comodino.

Li guardo tutte le sere i miei angioletti, mentre chiacchierano prima di addormentarsi, oppure leggono una fiaba. Poi un clic e mi spengono. Ascolto i loro respiri e sono felice e grato di questa seconda vita che mi è stata donata, finchè durerà.