Del nostro parlare tenendoci per mano… di quella tenerezza avvolgente che avevo per te, resta solo una specie di sordo dolore annidato qui, all’altezza del cuore. E non se ne va.

No, non se ne vuole più andare.

Così, le mie mani ormai prive di te afferrano brandelli di memoria a cui consegnare un mare d’ inutile amore.

E mentre la fredda video chat mi regala il bagliore del tuo sorriso, negandomi però il calore dell’abbraccio, ti vedo in un mondo sconosciuto di cui ignoro linee ed essenze.

Perché ovunque, tra me e te, si aggira lui, il maledetto che ci nega pure qualche raro e prezioso momento di vicinanza.

Lui, mostro spietato, ci strappa la vita, le cose più care e più belle.

Abbi cura di te, figlia lontana, la cura che avrei per te se potessi.

Lo so, il cordone è reciso da tempo, ma è costante il bisogno di sentire il tuo odore, di saperti al sicuro.

Passano lenti i giorni e i mesi. Quando ritornerai?

La bestia mi sta dilaniando il cuore in questa lunga attesa.

Foto presa dal web.