DRAGHETTO, FULIGGINE E SQUALETTO

Mentre le streghette sedute al tavolo del lussuoso ristorante, farneticavano di cene piccanti, incantesimi, vendette ecc. ecc., sotto il tavolo, coperto fino a terra da una bellissima tovaglia giallo oro,  sguazzava beato nella sua palla di vetro infrangibile Draghetto blu. La sua padroncina, Marilyn non lo lasciava mai da solo, lo portava con sé ovunque. Le altre streghe, avevano storto il naso in un primo momento < ma dai, un animale al ristorante>. Subito Matty, con aria di sfida disse:
“Se lei porta Draghetto io porto Fuliggine”.
“Ah sì? – intervenne Hilary – e allora io verrò con Squaletto!”
“Chi?” – chiesero all’unisono le altre.
“Squaletto, il mio piccolo squalo di pezza. Non darà fastidio”.
Scoppiarono tutte a ridere fragorosamente:
“Uno squalo di pezza??? No dai ditemi che sta scherzando! – esclamò Lucy
“Non lasciatevi ingannare dalle apparenze – ribattè Hilary offesa – il mio squaletto è pieno di sorprese”.

 

Tornando a Draghetto, era lì che se la godeva tra alghe, piccoli coralli e sassi bianchissimi, quando si paralizzò; proprio di fronte a lui, deformato dall’acqua nella palla di vetro, stava un enorme muso di squalo. Il povero mollusco, inorridito, corse a nascondersi nella caverna-bunker situata dietro un sasso, che Marilyn gli aveva comprato per nascondersi in caso di pericolo.
Lo squaletto ci rimase male, non credeva di fare paura a qualcuno. Immediatamente però, toccò a lui paralizzarsi per lo spavento; un grosso gatto, grigio scuro, quasi nero, gli si piazzò davanti soffiando e facendo la gobba. I suoi baffi sfiorarono il muso dello squaletto, che gridò:
“Non farmi del male!”
Fuliggine lo toccò con la zampa:
“Ma sei di pezza!”
“Sì”
“Uff! Mai qualcosa da mangiare! E cosa c’è dentro quella boccia di vetro vuota?”
“C’è una specie di pesce almeno così mi pare, ma si è nascosto vedendomi”.
Fuliggine bussò al vetro, era troppo curioso, voleva vederlo.
La porticina del bunker si aprì e il minuscolo Draghetto mise fuori il la testolina.
“Chi siete?” domandò.
“Io sono Squaletto, la mia padroncina è Hilary, non avere paura di me, sono di pezza”.
“Io sono Fuliggine, il gatto di Matty, non aver paura neanche di me, sei talmente piccolo che non vale la pena di mangiarti. E tu chi sei?
“Sono Drago blu, ma la mia padroncina Marilyn mi chiama draghetto”.
“Sentite, come vi trovate con le vostre streghe? Siete contenti? – chiese Fuliggine
“Io sto bene con Marilyn, però ogni tanto mi fa fare delle cose assurde, si caccia nei pasticci e devo correre a salvare lei e le sue amiche guidando ogni tipo di veicolo. Però tutto sommato sono felice.”
“Vi dirò, che io con Hilary starei anche bene, mi fa giocare con le due streghettine che vivono con lei, sono molto carine e non mi lasciano mai solo, però è il cibo che lascia a desiderare; mi rifilano ogni sorta di oggetti, macchinine, pezzi di materiale da costruzione, credo si chiami Lego, chiodi, cacciaviti… mah! Io per non offenderle li mangio ma non è che mi piacciano”.
Draghetto rise forte e così facendo spruzzò un pochino d’acqua sul pelo di Fuliggine:
“Ehi, micio, guarda il tuo pelo, dove si è bagnato è diventato bianco!”
“Vorrei vedere te al posto mio; quella matta di Matty se mi vede girare per casa mi prende a calci, perciò non mi resta che appallottolarmi vicino alla stufa e dormire tutto il giorno. Così mi sporco di fuliggine appunto”.
“Sapete cosa vi dico – disse Squaletto sorridendo – sono proprio contento di avervi conosciuti, siamo amici vero?”
“Certo – esclama Draghetto – speriamo di vederci spesso”.
“Anch’io spero di rivedervi, siete simpatici – dice Fuliggine
All’improvviso voci concitate e strani rumori li mettono in allarme: Che sta succedendo?