Donna camminava a passo lento, era la serata ideale, un clima mite che aiutava a pensare.
A dire il vero i pensieri non erano miti come il clima, anzi; Le vorticavano nella testa vari sentimenti contrastanti, li sentiva quasi urlare e litigare fra loro.
– No, così non ne esco, troppo casino! –
Si passò una mano fra i capelli e scacciò tutte quelle voci fastidiose, quindi, Ragione, Cuore, Dignità, Delusione e compagnia bella vennero spazzate via. Tenne con sè solo Vendetta, in quel momento era il suo sentimento principale. Toccò la pistola nella borsetta, quasi a volersi assicurare di averla ancora, e si diresse con passo fermo verso la casa di “lui”.
“Lo ucciderai vero?” chiese Vendetta.
“Sì” – rispose Donna – è ciò che merita”.
Ecco la casa, le luci sono accese, Donna si avvicina con cautela ad una finestra e guarda dentro: lui è seduto al tavolo del soggiorno, sta leggendo il giornale, è solo.
“Cosa aspetti?” dice Vendetta
“Non so…”
“Come non so!? Eri così decisa! Ah ecco, ora capisco…”
Nessuno si era accorto che in un angolino della mente era rimasta Titubanza, ora Donna non è più così convinta di volersi vendicare. Prende una decisione: telefona a Virgin, la sua cara amica, abbandonata dal marito per un’altra donna.
Aveva assistito impotente al dolore immenso di lei, l’abbrutimento e infine la sua rinascita. L’aveva ammirata tantissimo, ne era uscita alla grande, aveva trovato altri interessi, oltre il lavoro, che l’avevano distratta dal pensiero del marito. Una sera, mentre assisteva ad uno spettacolo teatrale, conobbe un uomo molto gentile, se ne innamorò, ed ora viveva con lui felice e beata.

“Pronto Virgin? Sono Donna”.
“Ciao cara, come va?”
“Male, molto male, sai che ho rotto con “lui” no?”
“Si certo, credo che tu abbia fatto bene.”
“Sì, ma ho troppa rabbia dentro, sai dove sono? Sotto la finestra di casa sua ed ho in mano una pistola”.
“Cosa? Oh no, no tesoro non farlo!”
“Lo odio, la mia testa grida vendetta!”
“Ascoltami ti prego, non ne vale la pena credimi, anch’io pensavo così quando lui mi ha lasciata per l’altra, ma ho resistito, ed ora sono di nuovo felice. Ti dò un consiglio: trova qualcosa in lui che lo possa denigrare ai tuoi occhi, non so, avrà qualche difetto no? Concentrati su quello, cerca di ridicolizzarlo nella tua testa”.
“Ci proverò amica mia, in effetti non sono tanto sicura di volerlo uccidere, sono titubante. Ti ringrazio di avermi ascoltata Virgin, a presto”.
Chiusa la comunicazione, torna a sbirciare dalla finestra: ora c’è anche la moglie con lui, stanno discutendo:
“Amore lo sai che non mi piace il tennis, mi annoia a morte”.
“Non fare l’idiota! Tutti i nostri amici ci vanno, andremo anche noi, chiaro? sei sempre il solito rompiballe!”
“Ma cara…”
“Ma cara un corno!”
La moglie esce dal soggiorno tutta impettita, lui resta lì, abbacchiato, rassegnato. E quello è l’uomo per il quale stava soffrendo così tanto? L’uomo per il quale stava per commettere un delitto?
Donna si allontana velocemente dalla finestra e corre dietro un angolo, scoppia a ridere come una ragazzina, aveva ragione Virgin, bastava ridicolizzarlo per liberarsene.
Getta la pistola nel vicino laghetto, scaccia Vendetta, ringrazia Titubanza e si riempie il Cuore di Fiducia, Dignità e Coraggio. Con loro sarebbe partita…