Autore: Pino Chisari

L’ultimo racconto

Decise che quello era l’ultimo. In verità all’inizio non aveva per nulla chiaro il perché di questa decisione e, almeno a voler dar retta a consuetudini e canoni sociali, la stessa affermazione era difficile da giustificare. E nemmeno c’era una ragione, se vogliamo dar retta al pensiero comune, che giustificasse una scelta così drastica. Di certo chiunque l’avrebbe considerato un vaneggiamento da vecchio ormai fuori di testa. Tuttavia rientrava nell’orbita delle sue facoltà prendere questo tipo di decisione. In fondo era da sempre che c’era chi aveva il potere di decidere addirittura di mettere fine ai suoi giorni terreni,...

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La saponetta

«Papà, ma cosa stai facendo?» Erano mesi che il padre non si muoveva, se non con l’aiuto ed il supporto di qualcuno. Ed ora, tutto insieme, era riuscito da solo ad alzarsi dalla poltrona in cui trascorreva buona parte della sua monotona giornata, s’era appoggiato con le mani allo schienale di una sedia e, con le braccia tese usando la stessa come fosse un deambulatore su cui reggersi, era avanzato fino alla porta della stanza ogni volta spostando il suo improvvisato “attrezzo” di qualche centimetro. Una distanza considerevole, pensò Sandro, praticamente da record del mondo se mai fosse esistita...

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Perdonami se puoi

Dovrò trovare il coraggio di dirtelo. Ora non solo mi manca, ma neppure riesco ad immaginare come potrò fare a scovarlo. Però è necessario ch’io lo faccia e che lo faccia presto. Debbo evitare che quanto provo venga fuori da sé, nei comportamenti e tu finisca per intuirlo, magari confusamente: ti procurerei ancora più male di quello che sarò costretta a farti, quando le mie labbra si troveranno a confermarti i timori. Se ancora esito, è perché temo d’essere confusa. Potrei infatti sbagliarmi… ma non ci credo, io per prima. Certo anche per me la cosa è stata improvvisa:...

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Parigi nel mio cuore… Georges Simenon

Bene… visto che ormai ho confessato il mio amore per le storie poliziesche, tanto vale che affronti quello che è, letterariamente parlando, senza dubbio un “mostro sacro” del genere. Writer Monkey ha già pubblicato diversi articoli e persino una intervista con il figlio dello scrittore di cui mi accingo a parlare, per merito dell’acuta ed agile penna di Marilda Nicolini. Dal momento che l’ultima cosa al mondo che desidero è quella di entrare in “competizione” con chicchessia, rimando al citato intervento le notizie biografiche su Georges Simenon limitandomi a raccontare chi è stato lo scrittore francese per me. Rituali...

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Yoghi

La vedeva ogni mattina sull’autobus con cui andava in ufficio: saliva alla stessa sua fermata e scendeva in quella in cui scendeva lui. Così un giorno s’era fatto coraggio e, in modo piuttosto impacciato e maldestro, le aveva chiesto se aveva voglia di andare a prendere un caffè. Lei era molto bella: pareva una delicata bambola di vetro. E s’era girata dall’altra parte, andandosene senza degnarlo d’una risposta. Lui non era tipo da insistere: un po’ per amor proprio, un po’ perché in fondo assai meno disinvolto di quanto poteva far pensare il suo aspetto atletico ed aitante, aveva...

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Minotauro

Beh, come si fa a pensare che potesse finire diversamente? Quella poveraccia non aveva proprio alternative, mi creda. Adesso lo capisco. E lo dico con la pena nel cuore perché anche io, come tutti, non le avevo creduto. Quando mi metteva a parte delle sue cose mi limitavo a dirle qualche parola di conforto. Magari evitavo, come altri invece non esitavano a fare, di trattarla come una povera scema… però, in tutta coscienza, anche io ero convinta che si trattasse solo di fantasie. Incubi, giustamente andavano definiti così, perché, in ogni caso, veri o fasulle che fossero, quelle cose...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

1 hour ago
Writer Monkey

Il sospiro sinuoso di un addio avviluppato nell’attesa di un nuovo inizio, che di questi due anni farà preziosa memoria.
Due anni ad accendere visioni, respirare voci, scoprire intenzioni, attendere apparizioni, suggellare sogni, predisporre ascolto attento, incoraggiare prime volte, prestarsi a sperimentazioni sul palco e in cucina, attrarre incontri, degustare arte e vita, commuoversi per una ultima volta.
Ieri sera è stata l’ultima volta, e la colonna sonora perfetta per il più magico degli addii.
Un ciclo a chiudersi, un ciclo ad aprirsi, con la voce e la donna tra le più incantevoli. @giulialorenzoni_singer
Con gli arpeggi di una chitarra tra le più sapienti. @fabio.falaguasta
Ci stava tutta questa ultima volta da portarsi dietro a corredo della magia da trapiantare in un nuovo luogo.
Un nuovo spazio per vecchie e nuove voci, per intenzioni da scoprire e nuovi piccoli grandi riti da inventare, senza neanche accorgersene.
Nuove lampade da accendere, che siano quelle giuste per creare l’atmosfera.
Nuovi sapori da sperimetare, che si abbinino al momento da assaporare.
Nuove vite ad intrecciarsi per brevi o lunghi attimi partecipati, insieme a quelle conosciute in due anni, di vite, che hanno occhi sorridenti, sorrisi sfuggiti, fronti con righe curiose e attente.
Voi siete stati questo luogo magico, voi e lo sciacquone del piano di sopra, che abbiamo cantato come un bastone della pioggia.
Voi siete stati questo spazio, voi, il teatrino dei burattini e la lampada rossa di Giorgiana, che diciamolo sta bene con tutto. Voi siete stati questa magia, voi e chi fa dell’accoglienza un’arte silenziosa, ma che riempie la stanza con mille gesti di cura.
Sapete che ci sono posti in cui stare, magari aderire anche bene, benissimo, e poi ce ne sono altri, molto più difficili da trovare lungo i vicoli della vita che, ecco, sono più luoghi per essere.
Da settembre ci spostiamo, spazio nuovo, più grande, e comodo… con tutta la paura e l’adrenalina dei nuovi inizi, ma questo fatto qui, che posto siamo, che coraggio abbiamo, che scelte ci animano, non ce lo può togliere nessuno.
Ci vediamo a settembre in via della Rocca 36. ❤️
Ph: @fabiola_bibbi
... Vedi altroVedi meno

Il sospiro sinuoso di un addio avviluppato nell’attesa di un nuovo inizio, che di questi due anni farà preziosa memoria.
Due anni ad accendere visioni, respirare voci, scoprire intenzioni, attendere apparizioni, suggellare sogni, predisporre ascolto attento, incoraggiare prime volte, prestarsi a sperimentazioni sul palco e in cucina, attrarre incontri, degustare arte e vita, commuoversi per una ultima volta.
Ieri sera è stata l’ultima volta, e la colonna sonora perfetta per il più magico degli addii. 
Un ciclo a chiudersi, un ciclo ad aprirsi, con la voce e la donna tra le più incantevoli. @giulialorenzoni_singer 
Con gli arpeggi di una chitarra tra le più sapienti. @fabio.falaguasta 
Ci stava tutta questa ultima volta da portarsi dietro a corredo della magia da trapiantare in un nuovo luogo. 
Un nuovo spazio per vecchie e nuove voci, per intenzioni da scoprire e nuovi piccoli grandi riti da inventare, senza neanche accorgersene.
Nuove lampade da accendere, che siano quelle giuste per creare l’atmosfera.
Nuovi sapori da sperimetare, che si abbinino al momento da assaporare.
Nuove vite ad intrecciarsi per brevi o lunghi attimi partecipati, insieme a quelle conosciute in due anni, di vite, che hanno occhi sorridenti, sorrisi sfuggiti, fronti con righe curiose e attente.
Voi siete stati questo luogo magico, voi e lo sciacquone del piano di sopra, che abbiamo cantato come un bastone della pioggia. 
Voi siete stati questo spazio, voi, il teatrino dei burattini e la lampada rossa di Giorgiana, che diciamolo sta bene con tutto. Voi siete stati questa magia, voi e chi fa dell’accoglienza un’arte silenziosa, ma che riempie la stanza con mille gesti di cura.
Sapete che ci sono posti in cui stare, magari aderire anche bene, benissimo, e poi ce ne sono altri, molto più difficili da trovare lungo i vicoli della vita che, ecco, sono più luoghi per essere. 
Da settembre ci spostiamo, spazio nuovo, più grande, e comodo… con tutta la paura e l’adrenalina dei nuovi inizi, ma questo fatto qui, che posto siamo, che coraggio abbiamo, che scelte ci animano, non ce lo può togliere nessuno.
Ci vediamo a settembre in via della Rocca 36. ❤️
Ph: @fabiola_bibbiImage attachmentImage attachment+1Image attachment
1 day ago
Writer Monkey

@giulialorenzoni_singer @fabio.falaguasta
Ore 20 alericena
Ore 21 comcerto
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3 CommentiComment on Facebook

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2 days ago
Writer Monkey

𝗧𝗢𝗥𝗡𝗔 𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 𝗗𝗜 𝗖𝗨𝗟𝗧𝗨𝗥𝗔 𝟮𝟬𝟮𝟱

Le Associazioni che realizzano l’evento sono le stesse che lo scorso anno hanno dato vita alla prima edizione del Maggio di Cultura e che nei mesi successivi hanno condiviso principi, finalità e valori da mettere a fondamento di “𝙐𝙣𝙖 𝙧𝙚𝙩𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙖 𝙘𝙪𝙡𝙩𝙪𝙧𝙖” il cui primo obiettivo è la realizzazione di una manifestazione stabile, collocata annualmente nel mese di maggio.

Il tema di quest’anno: 𝗔𝗿𝘁𝗲, 𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, in connessione con la storia della città e le storie delle persone, propone una rassegna di eventi e di iniziative molto diversificate e di grande qualità, rivolte a target diversi di popolazione, che rendono palese la programmazione coordinata e rinforzano la collaborazione tra persone e Associazioni che da tempo operano sul territorio e concorrono all’unico scopo di promuovere, diffondere e produrre cultura a Monterotondo.

Università Popolare Eretina
CineMancini
Divertendoci Divertiamo
Cantine Teatrali
Grafica Campioli
Lo Spazio Vuoto
Daniel Zagni Lab
L'Albero del Fico
Writer Monkey
Avamposti UMANI - Acting School
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