Autore: Ilaria Agostini

Vivi soltanto insieme

“Eià stattene appoco!” Gli fece quando inciampò, e capitombolò in terra, sul lungomare che percorreva fiera in shorts minimali e zatteroni. Ecco, per una volta che si sentiva bella, e che tutti la guardavano. Tanto valeva cambiare luogo di villeggiatura dopo questa figura di m… Ormai lo capiva bene il napoletano, quel tipo le aveva detto “E dai, resta ancora un po’ qui!” Carola rise, per la battuta e perché quando era in imbarazzo lei rideva, aveva ormai gli occhiali da sole appannati, stava cercando poi di soppesare il danno alle sue ginocchia scorticate, quindi si accorse dopo un...

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Occhi di gatto

“Credimi Milly, se lo fai macerare per un po’ in olio e limone prima di passarlo nel pangrattato allora sì che sembra un piatto serio. Vedrai, lo apprezzerà anche quel rompiscatole del tuo uomo.” “Katty, che fai ricominci? Non deve piacere a te, ok!? Cosce di pollo disossate dici, eh?” “Sì, vedrai Milly, non comprerai più petti! …Porcapaletta che caldo! Sarà la maschera…” “Porcapaletta? Ma io dico, Katty, ti sembra un’imprecazione seria questa… Ad ogni modo più della maschera, potrei suggerire l’eventualità che qualche simpaticone tra quelli qui presenti abbia deciso di giocarci un bello scherzetto, di trastullarsi facendo...

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Agnes e Bryan

Il complesso era enorme. Padiglioni d’epoca regia misti a strutture cubiche moderne, che si richiamavano nel colore delle mura esterne: una tinta tenue, color carne. Quel giorno però, attraverso la solita grande finestra al secondo piano, il panorama era molto cambiato. A Roma era caduta la neve e tutto era candido, immobile. Roma vista così, vestita di bianco e spogliata delle sua frenesia, riportava alla mente antiche suggestioni. Le scale di sicurezza in acciaio, agganciate alla parete laterale, erano sempre state uguali a mille altre. Non quel giorno, quando rivestite del soffice, bianco tappeto si erano trasformate ai suoi...

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Giorni ingiusti

(Dedicato a tutte le mamme in attesa di buone notizie) Tenerti aggrappata dentro, come dimentica del tuo peso, che un po’ scompare dietro il grave insulto dell’impotenza di sostituirmi a te in questo dolore. E indugio su ogni movenza. Trattengo il fiato insieme a te. Io un secondo dopo. Sentinella di ogni respiro a calibrare la tua resistenza per anticiparti nel pericolo e scattare in soccorso. Progetto il tuo conforto se la quiete, a volte, giunge. E allora traino la tua mente altrove con il potere dell’immaginazione. E se dormi, io un po’ ti bacio, e percorro la perfezione...

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Giulia – 3

La prima cosa che mi colpì furono i suoi capelli. Rossi e dritti, capelli incuranti di qualsiasi legge, in primis la gravità. Quei capelli la descrivevano perfettamente. Uno spirito gioioso, un po’ folle, naturalmente fuori dagli schemi. Se ne stava da sola in un angolo a giocare con le sue macchinine, navicelle spaziali e ricetrasmittenti. Mille oggetti meravigliosi, inusuali per noi, perché, come ho scoperto poi, non erano giocattoli della nostra generazione. Si trattava di vecchi balocchi che erano stati di suo fratello Sammy, di 15 anni più grande e prima ancora di suo padre Ludwig. Una famiglia con una spiccata tendenza alla scienza, alla meccanica, all’allegria e...

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2 days ago
Writer Monkey

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore: La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.
Quindi: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
- Charlie Chaplin
... Vedi altroVedi meno

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Ma infatti!

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