Autore: Matilde Falco

Il villaggio incantato

Tanto tempo fa, in un paese sconosciuto, c’era un piccolo villaggio incantato. Spuntava in mezzo al bosco, a metà di una collina, grazioso e solitario come un magico presepe. Le case, in pietra antica, erano concentrate intorno alla grande chiesa e manifestavano la rovina del tempo; la maggior parte di loro era disabitata e destinata come rifugio per animali da cortile o come magazzini per fieno e attrezzi da lavoro o per altri usi. C’erano tre fontane in pietra: una per lavare i panni, l’altra per prendere l’acqua da cucinare e bere e una per abbeverare le mucche. L’acqua...

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Una famiglia felice (per non parlare del cane).

Maddalena e Nicodemo abitavano in campagna, in una graziosa casetta in mezzo al bosco e avevano due figli adolescenti, Stefano di quattordici anni e Maurizia di sei. Non va dimenticato Manfredi, lo Jack Russell che da quattro anni faceva parte della famiglia. Di stazza medio – piccola, con il pelo bianco e crespo e le orecchie nere, era un discendente del noto e famoso Montmorency, personaggio del libro di Jerome K. Jerome “Tre uomini in Barca (per non parlar del cane)”, cacciatore abilissimo di topi, volpi e tassi. Quindi non era un cane qualsiasi, era un cane di razza,...

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I miei difetti, Testardaggine.

In fila con gli altri, Testardaggine ghignò: «Fatevi sotto, non siate codardi, intanto lo sapete già che vincerò io!». Si fece avanti Orgoglio, che era pure ferito dall’ultima Delusione subita: «Lo sappiamo, Testa di Rapa, vincerai tu, ma diamine, non provi mai un po’ di Vergogna?». Testardaggine alzò le spalle e si girò dall’altra parte. Non sopportava nessuno, a parte, forse, proprio lui, Orgoglio, qualche volta Impazienza, ma, alla fine, sapeva che non erano capaci d’imporsi fino in fondo. Conosceva, per sentito dire, Invidia, Avidità, Falsità e Ipocrisia, che evitava accuratamente; apprezzava le virtù, come Solidarietà, Altruismo, Disponibilità, Amicizia...

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Una solidale amicizia – il seguito di Lepre Sofia

Quella mattina, nel cielo azzurro volava beato il Falco Pellegrino, conosciuto da tutti come Falco Speedy. Le sue specialità erano la velocità e la vista portentose. Era in ricognizione già dalle prime luci dell’alba e passava radente al bosco osservando la natura che si stava svegliando dopo un lungo inverno. «Che meraviglia quel campo di margherite», osservò estasiato salutando con un cenno del capo il suo amico Bradipo Pietro che arrancava lento vicino al prato. Lanciò un fischio a Ghiro Ginetto che dormicchiava ancora e lo fece sobbalzare: «Buongiorno, Gino, come va?» «Dai, svegliati, amico, non sai che chi...

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25 – Pensieri stregattesi

Era stata una giornata massacrante. Le ultime notizie raccolte con l’aiuto di Draghetto e Squaletto le avevano sconvolte, dovevano riposare, riflettere, riprogrammare tutto daccapo. Le Streghe si ritirarono una alla volta nelle loro sgangherate camere a pensare mentre Matty, seguita da Fuliggine, preferì uscire in giardino a fare due passi, sempre si potesse chiamare giardino quell’accozzaglia di erbacce e spine incolte. La serata era veramente stregata e un cielo lugubremente oscuro, era illuminato dalla faccia nascosta della luna. Matty si avvicinò alla maleodorante piscina mentre lo stregatto si arrestò diffidente, tenendosi a distanza di sicurezza. È noto da sempre...

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Ricapitoliamo …- 21

Fuliggine, lo stregatto segretario, stava ascoltando le streghe con le orecchie alzate. Ad un certo punto, saltò su un piedistallo posto accanto al camino, si girò verso Grace e miagolò seccato: «Scusate, Signore Streghe, un attimo di calma, se devo verbalizzare le vostre riunioni devo anche capirci qualcosa. Signora Grace, mi stegaperdoni, vorreste riassumere la situazione?» «Se lei è troppo presa da ipotesi elaborate, incarichi qualcuno. Mi sono perso in questo labirinto di stregapiano! Siete confusionarie, vi scambiate i nomi, chi arriva, chi parte, chi strilla!» «E poi, cara padrona, lo sai che di latino stramorto non ci capisco...

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