Autore: Graziella Dimilito

L’arbitro

«Cara, domattina partirò presto, devo arbitrare una partita importante a Milano». «D’accordo caro, ti preparo il trolley». La moglie chiude la porta della camera, comincia a preparare il necessario per la partenza del marito. Cautamente fa un numero col cellulare: «Amore ti aspetto domani, lui parte presto». «Magnifico! Non vedo l’ora!» ***** Un improvviso acquazzone costringe l’arbitro a sospendere la partita, il pallone non rimbalza, niente da fare. Dagli spalti un coro di “Arbitro cornuto!” lo accompagna mentre esce dal campo. Tornato a casa in anticipo sul previsto, trova la moglie a letto con l’amante. Dopo un momento di...

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IL MAGO (tratto dal mio libro Il giallo e il nero)

Albert Farrell non era superstizioso, non credeva ai fantasmi, non partecipava a sedute spiritiche, anzi, non perdeva occasione per farsi beffe di chi si affidava a maghi e fattucchiere. Un giorno, trascinato a forza dagli amici, entrò nel piccolo teatro del paese, dove il Mago Ethron si sarebbe esibito predicendo il futuro ai partecipanti. All’entrata campeggiava un enorme cartello: IL MAGO ETHRON VI ASPETTA PER RIVELARVI L’IMPOSSIBILE! Farrell, scoppiò in una fragorosa risata, dicendo ad alta voce «Che buffonata! Stasera mi voglio divertire!» Le luci si abbassarono e lui, il Mago Ethron, fece la sua entrata con passo lento...

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La fiaba di Cenerentola vista dalla matrigna

Mi chiamo Grimilde, fin da piccola sono stata abituata ad ottenere tutto ciò che volevo, i miei genitori mi adoravano, mi dicevano che ero bellissima, anche se, in verità, a me non sembrava. Il mio naso era troppo lungo e appuntito, così pure il mento, gli occhi troppo piccoli, insomma, non mi piacevo. La mia era una famiglia molto ricca, mio padre  mi faceva frequentare solo famiglie facoltose, nella speranza che qualche illustre rampollo mi chiedesse in sposa. E così fu. Mi sposai con un ricchissimo proprietario terriero, ebbi due figlie, Anastasia e Genoveffa, erano la luce dei miei...

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Paura delle api

La piccola Hillary sta giocando tranquillamente sul balcone con la sua Barbie, ad un tratto grida tutta spaventata: “Mamma, c’è un’ape sul balcone, ho paura! La schiacci?” “Aspetta tesoro, ci penso io”. Mamma Hellen allontana delicatamente l’ape, che subito va a posarsi sui fiori, succhiando il prezioso nettare. “Vedi? È andata via, non bisogna ucciderle, le api sono indispensabili in natura, grazie a loro nascono migliaia di fiori e piante, sono la vita della Terra, e poi danno un buonissimo miele”. “Buono il miele!” – dice la piccola. “Ti racconto una storia, continua mamma Hellen: C’era una signora, si...

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Sono la nonna di Cappuccetto rosso

Salve, sono la nonna di Cappuccetto Rosso. Vorrei esprimere il mio disappunto per come sono stata trattata nella favola. Mentre me ne stavo tranquilla e pacifica nella mia casetta nel bosco (ma perché mi hanno messa ad abitare in un posto così isolato?), comunque, ero lì bella tranquilla, aspettavo che la mia nipotina mi portasse qualcosa da mangiare quando, lo scrittore, mi fa azzannare da un lupo, che mi si mangia tutta intera! Come se non bastasse, la bestiaccia osa mettere i miei vestiti e si infila nel mio letto! Inaudito! Ma il peggio è quando arriva Cappuccetto, che...

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L’isola che non c’è

L’isola che non c’è… più, è la mia infanzia, l’innocenza che mi permetteva di credere alla Befana e a Babbo Natale; quando credevo che gli adulti fossero nati adulti, cioè, i miei genitori erano sempre stati i miei genitori,  il dottore era nato per curare i bambini, la maestra per insegnare, la suora per pregare, il soldato era nato per fare la guerra. Le malattie guarivano in una settimana, durante la quale la mamma mi portava da mangiare a letto e papà mi leggeva qualche storiella. Il dottore aveva le mani gelate quando mi visitava, mi faceva dire  trentatre...

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