Autore: Graziella Dimilito

UNA NOTTE AL CIMITERO

UNA NOTTE AL CIMITERO Bill era uno sbruffone, si divertiva raccontando agli amici improbabili avventure dove lui faceva sempre la parte del leone, quando beveva un bicchiere di troppo la sua fantasia non aveva limiti. «Un giorno, amici miei, mi sono ritrovato con una pistola puntata alla tempia da due delinquenti che volevano derubarmi. Io, senza pensarci due volte, mi sono scagliato su di loro, li ho disarmati e tramortiti! Ahahah! Perché ricordatevi che Bill cuore di ghiaccio, non ha paura di nessuno» Gli amici fingevano di credergli e lo facevano bere apposta per ridere delle sue avventure fantasiose....

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LA SPIA 2°a parte

TRE UOMINI IN NERO Notte fonda. Sotto un cielo nuvoloso, carico di pioggia, tre uomini in completo grigio scuro, soprabito e cappello neri, attraversarono la strada deserta ed entrarono in un vecchio caseggiato abbandonato, la facciata scrostata, i vetri delle finestre rotti. L’oscurità era totale, uno di loro accese la torcia elettrica e fece strada verso una porta laterale. Bussò leggermente, dopo qualche istante la porta si aprì su una grande stanza, sinistramente illuminata da un candelabro, che proiettava ombre inquietanti sui muri scrostati. Un tavolo e cinque sedie erano l’unico arredamento. Pannelli di legno coprivano i vetri delle...

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LA SPIA – 3a parte

CARLOS Una busta ben sigillata giunse alla stazione di Polizia, l’Agente che smistava la posta si allarmò, n c’era nessun mittente sul retro, solo una parola: “URGENTE”. Il Commissario ordinò di aprirla con le dovute cautele. All’interno solo un sacchetto contenente un paio di guanti sporchi di sangue e un biglietto anonimo scritto a macchina: “L’ASSASSINO DI JERRY COSTA E’ CARLOS PERRO. ECCO LA PROVA” Nient’altro. La Polizia non dà credito solitamente alle lettere anonime ma in quel caso le indagini non avevano portato a nulla, quindi il Commissario decise che era meglio far esaminare i guanti alla scientifica....

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IN FONDO AL CASSETTO

Liberò il cassetto dalle cianfrusaglie. “Perchè mi hai abbandonato?” disse una voce stanca. “Chi sei?” “Il tuo sogno nel cassetto, ricordi? Volevi fare la ballerina”. “Oh! E’ vero, scusami, il destino non ha voluto”. “E già! Sempre la solita scusa… il destino lo fai tu stessa”. “Davvero? Ah già, tu sei stato sempre chiuso qui dentro, non puoi sapere. Ti assicuro che non ho deciso io di finire sulla sedia a rotelle”. Il sogno, mortificato, torna in fondo al cassetto.   Recommend0 Enable Javascript to click a...

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LE STREGHE

Nella foresta quella notte si sentivano grida disumane, gli abitanti del piccolo villaggio stavano chiusi in casa trattenendo il fiato. Sapevano che le streghe erano tornate, uno di loro le aveva denunciate, ed ora avevano sete di sangue e di vendetta. I gendarmi le avevano arrestate, torturate e condannate al rogo. Una guardia le aiutò a fuggire in cambio di favori sessuali. Pagò con la vita il suo tradimento: lo arsero vivo al posto delle streghe che aveva liberato. Rosolina, Apollonia e Adelina, si rifugiarono in una grotta nella foresta, curarono le loro ferite, si cibarono di piccoli animali....

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Halloween con delitto

Harold aveva portato i bambini in giro per le case a raccogliere i dolcetti, non vedeva l’ora di andare alla grande festa dei Bennet, i quali avevano addobbato la loro grande villa in maniera fantastica. Ragnatele, scheletri, pipistrelli, luci soffuse che rendevano il tutto meravigliosamente macabro. Ma quello non era l’unico motivo della sua ansia; aveva organizzato tutto col suo amico Arcy. Si sarebbero scambiati il costume durante la festa, così Harold avrebbe potuto appartarsi con la sua amante senza insospettire la moglie Candice. Alle 21 arrivò la babysitter, che avrebbe badato ai bambini tutta la notte, quindi Harold...

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