Autore: Gabriella Truzzi

GIANCARLO E ROSALIA

Non volevo credere ai miei occhi, oggi, quando casualmente ho visto nel profilo Fb di una utente sconosciuta questa immagine. Ho dovuto soffermarmi un momento ad osservarla, a coglierne i dettagli, ancora sorpresa e incredula di come si sia fortemente modificato nel tempo il mondo dei giocattoli. Non mi piacciono quelli di oggi, in gran parte troppo tecnologici e che, dopotutto, ben poco spazio concedono al bambino affinché possa esercitare la sua innata (e sempre più fagocitata) fantasia. Anche le bambole, oggigiorno, non assomigliano più neppure lontanamente a quei bei bambolotti paffuti che sembravano dei piccoli bebè in fasce...

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THE GOAL

Avere obiettivi nella vita è importante. Coltivare desideri, primari e non, è normale. Inseguire sfide per anelare alla loro realizzazione è uno sprone a mettersi in gioco, a partecipare, a impegnarsi nel raggiungimento di traguardi ambiti e perseguiti con costanza e pervicacia. Sarà quindi maggiore la soddisfazione, nel momento della loro conquista, un risultato che gratifica e incita alla prosecuzione ed alla moltiplicazione degli sforzi nell’obiettivo di trovare appagamento e rafforzare anche l’autostima. Ma che dire, invece, quando l’obiettivo prefissato è semplicissimo da raggiungere? Quando l’ottenere risultati viene servito senza aver prodotto il minimo sforzo su un piatto d’argento? Quando i desideri, qualunque essi siano, vengono esauditi e tacitati dalla banalità di uno scontato “tutto e subito”? Dov’è, allora, la soddisfazione? Dove si è nascosta la gioia? Dove, perché, quando si è abdicato all’orgoglio di mettersi in gioco e di rischiare, per provare a raggiungere la meta, i propri sogni? Avere troppo, di tutto, e senza fatica alcuna non è la soluzione! Così, non si cresce. Consiglio una bella poesia di Bertolt Brecht: “Ich habe gehört, ihr wollt nichts lernen” (Ho sentito che non volete imparare) Fondamentale. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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LA FOTOGRAFIA

Ieri ho aggiunto un altro anno a questa mia vita, e oggi, un po’ malinconica e in vena di memorie, ho tolto dall’armadio la scatola con le vecchie fotografie, quelle antiche e quelle meno datate, le prime ancora in bianconero, le altre stampate a colori su carta patinata, come oggi non si usa fare quasi più, se non in occasione di particolari eventi personali o familiari. Perché anche se le salviamo nella memoria del PC o del telefonino, le nostre immagini, non sarà mai e poi mai come tenere quelle foto tra le mani, non sarà mai quella sensazione...

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NATALE 19–

NATALE 19 – – Si avvicinava sempre a grandi passi, quel periodo bellissimo dell’anno, quando bambina – primi anni ’60 – l’eccitazione per le festività e l’imminente Natale si manifestava con un brillio negli occhi, scrutando ammirata le luci nelle vetrine dei negozi, di pasticcerie e panetterie in particolare, dove golosissimi dolcetti stagionali facevano ammiccanti bella mostra di sé invitando sfacciatamente noi bambini a morire con l’acquolina in bocca al solo ammirarli al di là del vetro… Lo ricordo bene, era sempre un periodo di grande fermento per me: costruivo angioletti di carta, li coloravo con i pastelli di...

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MUNDIAL 1982

Mundial 1982 “OH ROSSI, QUE GOLES MÁS LINDOS!” Ricordo ancora benissimo questo titolo, apparso a caratteri cubitali sulla stampa dell’epoca, all’indomani della vittoria degli azzurri ai mondiali di calcio dell’82. Non ho mai seguito lo sport del pallone, ma la memoria di quell’anno, di quella estate davanti al piccolo schermo di casa in compagnia dei miei genitori, di alcuni amici di famiglia, dei miei fratelli e di quel giovanottone che frequentavo da pochissimi mesi e che avrei sposato di lì a poco, ecco, quella memoria è ancora perfettamente nitida in me, come le urla collettive di esultanza e di...

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DEDICATO A TE (nel giorno del tuo compleanno)

Non è facile, sai, trovare le parole (facendo anche in modo che parlino da sole) per farti gli auguri in maniera informale senza per questo scadere nel banale. E anche per me, poetessa navigata, scrivere per Te non è una passeggiata, anzi, ben ardua si presenta l’impresa di omaggiare con questa mia sorpresa gli anni tuoi maturi, così unici e belli, con questi miei versi a mo’ di gioielli, che, se anche non si possono indossare, il cuore certamente sapranno adornare e che siano invisibili non è importante perché l’affetto ha ben altre sembianze. Guardare oltre l’abbagliante luccichio è...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

2 days ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
4 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

4 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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