Autore: Gabriella Truzzi

RICORDO DI UN’AMICA

La mia amica B. era una donna bella, solare, colta, elegante. E sensibile. Di una sensibilità invisibile ai più, che troppo spesso e frettolosamente la classificavano impietosamente e senza cognizione di causa tra le persone delle quali non gradivano poi molto la compagnia, perché dopotutto era una che senza tanti preamboli sparava a zero su ciò e su chi non gradisse, nel pubblico come nel privato, una senza peli sulla lingua, una che ‘se la tirava’. E invece no. Conoscendola, e possedendo altrettanta sensibilità all’ascolto e occhi ‘altri’ per guardare dietro le troppo comode e superficiali apparenze, comprendevi che...

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COLOMBA BIANCA

A me, questa immagine ha subito ricordato quell’antica canzone, “Vola, colomba bianca, volaaa…”, che i miei genitori cantavano a squarciagola in casa quando ero piccola e in tutto il caseggiato risuonavano, allora, gli echi delle voci provenienti da ogni pianerottolo, da ogni balcone, da ogni finestra, di giovani casalinghe e operai che si mescolavano, intonatissime, le une alle altre in un’esibizione corale involontaria ma contagiosa, allegra e beneaugurante che faceva bene al cuore. Erano gli anni ’60 e mentre le mamme cantavano, frotte di bambini giocando si rincorrevano festosi nei cortili, ore e ore a giocare fuori, finché dai...

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LA FATICA

Vorrei dirlo. Molte volte vorrei dirlo, quello che penso, quello che sento, quello che provo. Eppure, lo sai, non sempre la cosa è così semplice e scontata. In teoria viviamo in un Paese dove fortunatamente vige libertà di espressione (almeno sulla carta), ma nella realtà quotidiana dei fatti si è ben lungi dal permettersi esternazioni e commenti di qualsiasi tipo. Ecco che, allora, la Vita ci insegna prima o poi ad accettare confronti, a scendere a compromessi, a fare magari un passo indietro, neppure troppo convinti, per adeguarci senza troppo patire, alle istanze della società, cucendosi occhi e orecchie,...

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LA LUCE

La gioia è una luce accesa. Come una luna piena nell’oscurità della notte. Come la splendida magnificenza di Santa Maria del Fiore illuminata a sera. Come un brillìo negli occhi che mai si stancano di tanto splendore. Come l’essere Qui, ora, intorno e dentro la Bellezza eterna. E quella rinascita, allora, abbraccia secoli di storia, di arte, li abbraccia straripando, attraversa impavida e magnifica invisibili confini temporali, fino all’oggi, grato. Fino a me. La gioia, sì, è una luce accesa. Firenze, 18 novembre 2021 Recommend0 Enable Javascript to click a...

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NEBBIA…

Frecciarossa in direzione Firenze. Adesso. Partita da Verona accompagnata da una splendida e tiepida giornata di sole, questo ora il paesaggio padano fuori dal finestrino: nebbia. È un fenomeno che nella mia quotidianità non conosco, la nebbia. Dalle mie parti, tra monti e valli e fino a Bressanone, non esiste. Ho lasciato un cielo terso e luminoso, stamattina, partendo dalla stazione di buon’ora. La nebbia mi riporta indietro con la memoria ai miei anni d’infanzia quando, a novembre, con mamma, papà e fratellino, si saliva tutti sulla vecchia 500 azzurrina per raggiungere, infine, il paese di origine dei miei...

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AUTUNNO

Passeggiata d’autunno al cospetto delle Odle di Eores (Aferer Geisler) e del Sass Putia (Peitlerkofel), ad un niente, o quasi, dalla mia Bressanone. Percorso fatto innumerevoli volte, in qualsiasi stagione, eppure riesce ancora e sempre ad incantarmi. Splende il sole, oggi. E la natura intorno assume colori caldi e ammalianti. Seduta su una panca accanto ad una piccola baita di legno, “ascolto”: il gracchiare stridulo di corvi in lontananza, una leggera brezza scompigliare erba, chiome d’alberi e capelli, il sottile ronzio di insetti ancora in volo, e l’incredibile calore di questo magico sole di fine ottobre che ancora riesce...

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2 days ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
4 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

4 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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