La mia amica B. era una donna bella, solare, colta, elegante.
E sensibile.
Di una sensibilità invisibile ai più, che troppo spesso e frettolosamente la classificavano impietosamente e senza cognizione di causa tra le persone delle quali non gradivano poi molto la compagnia, perché dopotutto era una che senza tanti preamboli sparava a zero su ciò e su chi non gradisse, nel pubblico come nel privato, una senza peli sulla lingua, una che ‘se la tirava’.
E invece no.
Conoscendola, e possedendo altrettanta sensibilità all’ascolto e occhi ‘altri’ per guardare dietro le troppo comode e superficiali apparenze, comprendevi che oltre tutto questo, si celava invece una persona di una ricchezza e di una bellezza non solo puramente esteriori.
Anzi.
E generosa. E disponibile. E pronta senza riserve, sempre, ad occuparsi e preoccuparsi per chi le dimostrasse comprensione e affetto. Per chi accettasse di condividere con lei tempo e parole, per chi aveva compreso la sua solitudine interiore, al di là delle parvenze, e il suo rimpianto antico di non essere mai diventata madre.
B. ora ci ha lasciato.
Se n’è andata ieri notte, dopo una lunga malattia di mesi e mesi, di quelle che non perdonano e delle quali i primi sintomi, dopo un irrinunciabile moto di speranza, suonano già come epitaffio ad una vita ricca e intensa; come figlia, come sorella, come moglie, come docente, come amica.
Come donna.
Ci siamo frequentate per anni, tempo fa.
Era spesso ospite a casa nostra e ricordo con affetto i pranzi in terrazza d’estate – il marito era spesso assente per lavoro e lei era frequentemente sola – le discussioni di politica, le confidenze al femminile, il suo interesse per l’arte e per la bellezza delle cose, e non solo…
Sono profondamente triste della sua partenza per questo suo ultimo viaggio, dopo i tanti fatti nel mondo terreno; ora, invece, è partita per quello senza ritorno.
Ed è già rimpianto.
Ed è subito dolore.
Ma è anche gratitudine, questa mia, per averla incontrata, e vissuta, e condivisa.
Resterà, anche lei, per sempre nel mio cuore.
Finché vivrò.

Ciao, cara B.