Autore: Cristina

La porta gialla – capitolo 3

Arrivò l’ora della buona notte, ma Giorgia non riusciva proprio a prendere sonno. Troppe cose erano accadute quel giorno e il pensiero andava ripetutamente a quella casetta, a quella porta, a quello che aveva visto dalla finestra. La sorprese di nuovo la paura e ogni volta che chiudeva gli occhi immaginava quell’ombra ingigantirsi e venirle incontro urlando «Cosa vuoi qui, ficcanaso?!». Dormire le parve un’impresa impossibile. Non solo non trovava una posizione, ma voleva tenere gli occhi aperti per scacciare le ombre. Scelse di guardare il soffitto, ma non l’aiutava a distrarsi; poi si girò verso il lato sinistro,...

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La porta gialla – capitolo 2

Avrebbe voluto già correre da lei, sapeva dove trovarla, e non le importava se l’avesse trattata con la solita superficialità o se l’avesse anche derisa di fronte ai suoi nuovi amichetti: quella era una scoperta straordinaria. Ma… se le avesse chiesto di più? Se l’avesse accusata davanti a tutti di aver paura di andare da sola, per questo aveva ancora bisogno della sorella maggiore? Un po’ era vero, ma né Ilaria né gli altri stupidi suoi amici dovevano saperlo. A maggior ragione quel ragazzino con la bici rossa. E poi la tentazione di avvicinarsi e magari anche entrarci era...

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La porta gialla – capitolo 1

Giallo, Giorgia aveva deciso: questo era il suo colore preferito. Giallo è il calore del sole, è lo splendore di stelle nella notte, è la luna che si specchia nel mare, è la corolla delle margherite con cui adora giocare a m’ama-non-m’ama, è il colore dei pulcini della loro vicina, la signora Mancini, è il dente di leone che diventerà soffione. Era così fiera della lista delle motivazioni che aveva trovato, che quasi non capiva perché ci avesse messo tanto. Era persino eccitata per la prevedibile reazione della mamma, così incline, nel suo speciale modo di amarla, ad esaudire...

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Nostalgia portami via

Nostalgia portami via. Portami via da questa stanza e trasportami al mare, all’ora del tramonto. Fammi rimanere lì finché il rosso, l’arancio e il giallo lasciano il posto all’ora blu, quella in cui l’orizzonte si tinge di un intenso azzurro prima di immergersi nella notte. Prendimi per mano e portami in una piazza affollata e illuminata per il Natale. Portami a Piazza Navona al mercato natalizio e poi prova a trasportami, così, inaspettatamente, al riscaldamento prima di una partita importante. Nostalgia, porta via i pensieri tristi e sediamoci insieme a una lunga tavolata estiva, dove parenti e amici festeggiano...

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Caro Valentino

Caro Valentino, oggi fa freddo e nevica. Sono piccoli fiocchi quasi impercettibili alla vista. Se non fosse per il vento che li smuove, bisognerebbe concentrarsi molto e strizzare gli occhi per vederli. In questo modo si arriccerebbe il naso e questa contrazione dei muscoli, oltre ad avere negative conseguenze estetiche, stonerebbe con la rilassatezza del paesaggio. Un bianco quasi irreale, disturbato a stento dal colore delle pareti delle case e dai comignoli, che il cielo invece è tutt’uno con il manto. Tutto bianco, tutto candido. E un venticello lieve, che agita fiocchi di neve e ricordi. È quasi normale,...

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Caro Valentino

Caro Valentino, oggi fa freddo e nevica. Sono piccoli fiocchi quasi impercettibili alla vista. Se non fosse per il vento che li smuove, bisognerebbe concentrarsi molto e strizzare gli occhi per vederli. In questo modo si arriccerebbe il naso e questa contrazione dei muscoli, oltre ad avere negative conseguenze estetiche, stonerebbe con la rilassatezza del paesaggio. Un bianco quasi irreale, disturbato a stento dal colore delle pareti delle case e dai comignoli, che il cielo invece è tutt’uno con il manto. Tutto bianco, tutto candido. I meno 12 gradi percepiti lì fuori scoraggiano le uscite di qualsiasi forma vivente....

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