Autore: Angelo Fabbri

Viaggiare

Il vento mi scompiglia i capelli. L’Honda corre veloce sul nastro d’asfalto, da Minneapolis al Dakota. Un merlo sul bordo della strada si alza in volo, spaventato dal rombo della moto. Mio figlio Chris sul sedile posteriore. Caldo. Viaggiare. L’America scorre sotto le ruote, nel nostro viaggio senza una meta. L’America è la metafora del mondo, e io sono Odisseo che ha messo la prua al vento per ritornare alla sua Itaca. Io non so dove sia casa mia, non so chi sono, o meglio, non lo ricordo, così forse sarebbe giusto dire che la mia meta è me...

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Il frutto avvelenato

Cara professoressa, mi perdoni se le scrivo dopo tanti anni, ma lasci che mi presenti: sono un suo vecchio studente di cui forse si ricorderà, o più probabilmente no, tanti ne saranno passati sui suoi banchi che non posso pretendere di aver attirato la sua attenzione. O forse si. Mi perdoni l’immodestia, ma se è vero che sono stato a suo dire l’alunno che scriveva meglio tra quelli che ha conosciuto – e comunque l’unico a vincere concorsi internazionali fino ad allora – posso provare ad immaginare che non ce ne siano stati molti altri nella sua successiva carriera....

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Le gru

La bruma del mattino si stava dissolvendo e la grande struttura metallica illuminata di arancione sembrava sorgere come un fantastico castello sul gelido mare invernale. Uno stormo di gabbiani le volava intorno, come a volerle rendere omaggio, e le loro stridule grida riempivano l’aria. «Com’è bella!» A parlare così era stato uno dei quattro grandi carri ponte di Calata Sanità, in uno dei rari momenti di pace che segnavano il cambio di turno degli uomini addetti alle gru. Sotto di loro una enorme portacontainer aspettava che riprendessero le operazioni, mentre altre navi attendevano pazientemente appena fuori dal porto. L’attività...

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Quando suona la campana

«Ma Cristo, sei davvero convinto di essere Dio?» Aveva quarantacinque anni, vissuti senza mai risparmiarsi, aveva raggiunto il successo e adesso gli veniva fatta questa domanda? «Piantala, Charles» rispose «sai benissimo che non credo in Dio!» Ma dopo una pausa: «E se ci credessi, perché no? Il mio Dio sarebbe universale, ogni cosa farebbe parte di lui. quindi anche io e te… male­detto stronzo.» Il generale fece roteare nel bicchiere il suo Mojito, osservando l’hierba buena galleggiare nel rum. «Quanti di questi si possono bere senza ubriacarsi?» chiese. «Non ne ho idea, io non mi ubriaco mai.» «Lo vedo!» Il...

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Genova sotto la pioggia

La pioggia scendeva a fiumi, cateratte aperte che si rovesciavano sulla città e sul mare senza soluzione di continuità, dilavavano le colline e precipitavano in mille rii verso valle, formando veri ruscelli sul selciato sconesso dei carugi e costringendo le puttane ad abbandonare le loro comode postazioni sulle seggiole appoggiate ai muri, due gambe alzate a dondolarsi, per rifugiarsi negli androni dei vecchi palazzi. Guido scendeva per Via della Maddalena, bagnato come un pulcino, e osservava tutto. Gli piaceva camminare sotto l’acqua, sentirla riempire le scarpe mentre sciabattava tagliando per i vicoli più bui, quelli in cui non si...

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La casa del boia

Ti ho vista, sai, sei entrata dal portone con la borsa della spesa e come al solito hai dato un’occhiata alla lunghissima rampa di scale da affrontare: oltre trenta scalini – trentadue per la precisione – di ardesia nera per raggiungere il tuo piano. Sì, queste antiche case del centro storico di Genova sono così: soffitti altissimi, anche sei metri, da cui sono stati ricavati due piani, ma niente ascensore e spesso neanche spazi per realizzare rampe di scale intervallate da pianerottoli, a causa del divieto di modificare i volumi esterni agli appartamenti imposti dalle Belle Arti. In questo...

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1 day ago
Writer Monkey

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
... Vedi altroVedi meno

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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1 day ago
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Foto dal post di Ilaria Giovinazzo ... Vedi altroVedi meno

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3 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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