Autore: Angelo Fabbri

Forse un giorno

Forse un giorno. Un giorno, nel guardarmi allo specchio, leggerò forse nei miei occhi la volontà di essere sincero, e la capacità di farlo, ed allora andrò a parlare fra la gente, a raccontare me stesso, finalmente. Quel giorno però non è ancora venuto, e porto dentro me questo tremendo segreto, né poi mi importa se è un male comune, stimolo oscuro verso mete inconfessate. E’ un tarlo crudele che una volta desto comincia a rodere con denti aguzzi la nostra anima, cominciando dal fondo; forse vuole scavarsi una strada per uscire, e talora esce, da occhi troppo trasparenti....

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La notte dell’aurora boreale

Era la notte dell’aurora boreale. Il cielo blu scuro, quasi nero sul mare, si stava tingendo di un verde giallastro con sfumature violette, e splendeva come la tavolozza di un pittore. Karen l’ammirava seduta sul molo, le mani strette intorno alle ginocchia ossute, i lunghi capelli biondi che volavano nel vento. Più avanti, alla fine della diga, dove un largo spiazzo di cemento si proiettava nel mare e nei luminosi giorni d’estate funzionava persino un bar ristorante, una piccola folla di turisti ammirava lo spettacolo estasiata, lanciando esclamazioni di meraviglia che nel silenzio assoluto la raggiungevano come un fragoroso...

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Per la vita

E’ notte, è ancora notte e dormi, certo tranquillo ora è il tuo respiro, mentre scivola scandendo il tempo del buio la penna, tra le mani, sulla carta. Ti vedo, e se volontà fosse potenza, certo ti avrei ora a me vicina, perché il cuore ha strani ritmi e tempi, e si apre all’improvviso, come un fiore. E’ facile pensarti, e certamente, così come i miei sogni di un tempo, creduti prima ancora che voluti, di colpo franti e poi ricostruiti fino a ritornare per me certezza; facile è pure pensare di donarti quanto so di aver dentro e...

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Cagliostro (in 363 parole)

La notte è il mio momento. Quando le luci si spengono e anche le televisioni tacciono, quando I rumori degli uomini si stemperano sotto il grande manto scuro, quando solo i radi lampioni della strada tentano invano di lacerare il buio con la loro fioca luce, allora, solo allora io mi ridesto. Infinite leggende sono state scritte su di me: «creatura notturna» mi chiamava il Poeta, «angelo della notte» un innamorato respinto, «messaggero del demonio» un ignorante fanatico nei suoi medievali deliri, ma io non sono niente di tutto questo. Io sono il padrone della notte, l’ombra che silenziosa...

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Buona Pasqua

Ely si risveglia con gli occhi sbarrati. Si guarda intorno: è solo. Dalle grate della finestra filtra una lama di luce, pallida, lunare. E’ ancora notte, ma l’inquietudine che l’ha preso non se ne vuole andare. Si rannicchia per cercare un po’ di calore, ma non ci riesce: dov’è sua madre? Le labbra tremano, I denti stridono per la paura. E’ vero terrore, come se qualcosa di terribile stesse per succedere. Si alza, prova a muoversi per la stanza. Si risiede. Verrà mai il giorno? Rumori di motori, persone che parlano. Il sole entra prepotente dalla grata. Ely si...

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Il sentiero della notte

Ancora una volta apro il grande libro con attenzione, girando le pagine di pesante carta ingiallita una ad una. Il leggero spostamento d’aria fa tremolare la luce della candela, e come diceva il vecchio Nasrudin, le parole sembrano prendere vita. Ricordo che in una esistenza precedente percorrevo le strette strade di El Qasr alla ricerca del motivo per cui avevo deciso di venire ancora una volta in Egitto. L’ombra proiettata dai muri era gradevole, nel clima secco del deserto, ma una noia mortale continuava ad accompagnarmi. Tutto già visto, tutto già sognato. Le bianche costruzioni del paese si calcinavano...

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2 days ago
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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2 days ago
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4 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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