Autore: Angelo Fabbri

Il peccato di Wolfgang

Il pugno si abbatté con violenza sul tavolo, facendo sobbalzare pericolosamente la coppa di legno. Il vecchio si affrettò a cingerla con le mani, per evitare che il vino si perdesse sul tavolaccio. Lawrence fece un passo indietro. «Io… mi dispiace, non volevo…». Nella locanda era sceso il silenzio. I pochi avventori, perlopiù ubriachi o commercianti di passaggio che potevano permettersi il pernottamento al coperto dopo una giornata di mercato, si erano girati ad osservare la causa di quel trambusto che ravvivava la spenta atmosfera del locale. L’oste puliva alcune bottiglie, ma teneva sotto controllo la situazione ed era...

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Il politico

«Dov’è il mio discorso?». Sguardi attoniti, persone prese in controtempo, qualcuno più pronto che si eclissa rapidamente. «Qualcuno sa dove è finito il mio cazzo di discorso? Ma porca puttana, cosa cazzo ci state a fare tutti qui intorno? Piantatela di leccare il culo e qualcuno trovi il discorso, o com’è vero Dio giuro che…». «Aspetti onorevole, è qui, è qui» dice un giovane incravattato da una camicia troppo stretta in cui suda vistosamente. Lui lo fulmina con lo sguardo, strappandogli di mano i fogli. «Onorevole tua sorella, stronzo. Io sono il ministro, capito, il ministro!». Nessuno ha il...

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Cronoproblema – prima parte

Un pallido sole al tramonto illuminava i declivi densi di ulivi, giù fino al mare. Uno sparuto gregge di pecore brucava tranquillo l’erba tenera, mentre un ragazzo, evidentemente il loro pastore, era seduto con la schiena appoggiata ad una grossa pietra, intento a lavorare su una specie di zufolo. Più oltre, una cascatella sorgeva tra le rocce, dando vita ad un piccolo torrente che gorgheggiava scendendo a valle. L’aria risuonava del canto di innumerevoli uccelli, mentre le prime stelle cominciavano a vedersi a est, brillanti nell’aria tersa. «Non ci posso credere!». «In che cosa non puoi credere?» «Che per...

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L’uomo venuto dal futuro

«Me l’ero trovato davanti al supermercato, due persone prima di me. Allora non ci avevo fatto caso, era una persona normalissima. Sembrava una persona normale. Troppo normale, adesso che ci penso, avete presente un tipo senza caratteri distintivi? Altezza media, capelli castani, un po’ stempiato. Pelle chiara, naso nella norma… una persona che se la incontri te la dimentichi subito, eppure lui non l’avevo dimenticato. Per niente: era troppo normale, quindi era strano. Non l’ho guardato negli occhi, ma sono sicuro che anche quelli li aveva del tipo più comune, castani, e lo sguardo, indecifrabile. Comunque il tizio ha...

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Foglie

Foglie morte si staccano dai rami e volteggiando scendono a terra sul mio cammino di sempre, a ricordarmi che è giunto l’autunno e presto calerà l’inverno. Non ci sarà una nuova primavera, passato è il calore fulgido d’estate e il mondo continua la sua corsa mentre il tempo si srotola veloce inciampando sul mio respiro. E già il gelo mi avvolge. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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Il sogno di Fra

Ottobre, le sei di mattina. Le prime luci dell’alba illuminano la nebbia che indugia sulle pendici dell’Appennino, quasi incerta se sollevarsi o sfidare i raggi del sole. Un falco compie ampi cerchi nel cielo ancora blu scuro, attento a spiare i movimenti pigri dei piccoli animali che si sono appena svegliati e fanno capolino alla ricerca del cibo. Fra sale lo scosceso sentiero che lo porterà nel bosco, il suo bosco, quello dove quasi solo lui va a cercare i funghi. Perché su questi monti andare per funghi non è fare una passeggiata su terreni pianeggianti o lievi declivi,...

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3 days ago
Writer Monkey

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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3 days ago
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5 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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