Autore: Angelo Fabbri

LAGERTHA

Sono nata in un torpe. Niente di strano – mi direte – quasi tutti nascevano in un torpe, in quel periodo, ma forse la cosa inusuale è che il mio, di torpe, era a Sjælland, e si trattava del IX secolo. Sì, avete capito bene, il secolo in cui visse e morì Carlo Magno e gli succedette Ludovico il Pio, il secolo in cui nella magica Bisanzio l’imperatrice Irene accecò e uccise il figlio Costantino VI prima di essere a sua volta detroninazzata da Niceforo I – non prima di avere portato nel caos l’impero – e forse per...

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PRIMAVERA VERRÀ

Pietre che spuntano dall’erba rada, bruciata dal freddo dell’inverno. Pietre che feriscono, attraverso la suola logora degli scarponi. Pietre a cui ti aggrappi per superare le creste del sentiero, quando s’inerpica ripido sulle colline e hai le mani impegnate dal bastone e dal fucile. Si alza grigia l’alba qui sulle colline. La nebbia avvolge le montagne come un sudario, stillando gocce di pioggia sulla mantella che ci avvolge, mentre scrutiamo attenti i movimenti in fondo alla valle. Sopra di noi un falco volteggia in silenzio. Lo guardo e mi domando cosa penserà di questo drappello di uomini insensati che...

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Sera ad Alcatraz

«E tu, ti sei mai innamorato?». Sollevo un attimo la testa per scrutarla in volto. I suoi occhi sono come il mare, no, come il cielo mattutino, quando il colore oscilla tra il grigio e un barlume di azzurro. Azulejos, alicatados, ecco cosa sono, su una pelle diafana e capelli tanto chiari da sembrare bianchi. Non leggo presa in giro nel suo sguardo, così rispondo: «Sempre». Adesso è la sua volta di inarcare le sopracciglia, il lampo di un sorriso. «Mai. Va meglio?». «Si, così è meglio, ma non si può dire che tu sia molto coerente». «E chi...

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Sequel a Il carillon di Graziella Dimilito – Lo specchio nello specchio

«Non provare a dirmi neanche per scherzo quello che devo fare!» mi urla l’ispettore in faccia. Arretro: quando Fabbri è incazzato non ci si ragiona, lo sanno tutti. Per fortuna capita di rado e gli passa presto. Beh, quasi… «Capo, non intendevo certo…» biascico, cercando una via di fuga «è ovvio che…». Per fortuna il giudice arriva sulla scena del crimine, il che mi consente di fare un passo indietro e mettermi in salvo. Anzi, tre o quattro. «Cosa ispettore? Diverbi in casa?». Il giudice Falco è uno spirito arguto, e la sua carica lo protegge abbastanza da permettergli...

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Per quanto voi vi crediate assolti…

“Soffiava forte il vento quel giorno in via Caetani. Io non so da dove venisse né dove andava, ma quello che so è che quel vento caldo, scuro, denso di morte, portava con sé i fantasmi di un passato che non è mai stato sepolto e che ritornava ad ammorbare l’aria, mai veramente pulita, di questo paese sofferente.” Così mi ricordo che dicevi, con quel tuo tono calmo e pacato. guardando nel vuoto, gli occhi persi tra cielo e mare, che ripercorrevano un passato che tu avevi vissuto e che per me faceva parte soltanto dei libri di storia....

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Ma fleur

«Ed è così!» gridai con voce strozzata, rovesciando in faccia ai miei interlocutori fumo, alcool, e sì, anche un po’ di bile. «Non prendertela, Charles» mi disse con fare bonario Louis -quel lucido impomatato figlio di puttana con i suoi baffetti da topo! – «non è colpa nostra se la tua poesia non piace a tutti». Mi scagliai su di lui come una molla: «Bastardo maiale, io…!». Per fortuna fu il buon Theophile a fermarmi. «Hai bevuto troppo, Charles, e questa roba che fumi non deve essere buona. Non credo…». «Se questo è il Club de Hashishins cosa dovrei...

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3 days ago
Writer Monkey

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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3 days ago
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5 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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