Autore: Angelo Fabbri

𝑳𝒂 π‘½π’Šπ’π’π’† π‘³π’–π’Žπ’Šπ’†Μ€π’“π’† – xx – 𝑰𝒏𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 π’Šπ’ π’ƒπ’Šπ’”π’•π’“π’π’•

Quando AndrΓ© Derain vede rientrare Augustin ha quasi un colpo al cuore, ma riesce a dissimularlo. Β«Ciao. Allora com’è andata con Maurice?Β» Augustin mostra la tela su cui sono abbozzato alcune linee. Derain l’esamina. Β«Direi che lo stile Γ¨ simile al suo, i tratti essenziali, gli accostamenti cromatici… tutto molto fauve… Tuttavia non cercare d’imitarlo, vedi di trovare un tuo stile e…» Β«Non l’ho dipinta io, Γ¨ di de VlaminckΒ» lo interrompe Augustin, con una punta di ironia. Β«Ah!Β» Β«Me l’ha prestato perchΓ© potessi ragionarci sopraΒ». Β«Allora si vede che avete proprio fatta amicizia, bene! Quand’è che vi vedrete...

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𝑳𝒆𝒐 𝒄’𝒆𝒔𝒕 π’Žπ’π’Š

Lo spettacolo dell’aurora sul Mississippi Γ¨ unico e impagabile. Lo sapevo da quando ero un bambino, ma vi assicuro che visto con gli occhi di un negro che ha fatto i soldi e ritorna a casa con il suo elicottero a sorvolare i sobborghi della Nouvelle-OrlΓ©ans ha un qualcosa di favoloso. PerchΓ© essere neri ha un senso soprattutto qui, dove tutto Γ¨ nero, la musica, il π‘šπ‘Žπ‘Ÿπ‘‘π‘– π‘”π‘Ÿπ‘Žπ‘ , la sensualitΓ  della vita che straborda dai marciapiedi e dagli occhi. E anche perchΓ©, per dirla con la mia amica Detta Walker, qui gli β€œπ‘ π‘‘π‘–π‘›π‘‘π‘– π‘π‘Žπ‘§π‘§π‘’π‘‘π‘–β€ stanno al loro posto. In...

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𝑳𝒂 π‘½π’Šπ’π’π’† π‘³π’–π’Žπ’Šπ’†Μ€π’“π’† – 10 – π‘΄π’‚π’–π’“π’Šπ’„π’† 𝒅𝒆 π‘½π’π’‚π’Žπ’π’Šπ’„π’Œ

Β«Trovato!Β» esclama esultante Derain di fronte alla vetrina mezza appannata. Augustin si avvicina e guarda all’interno, ma vede solo gente che mangia, parla e beve seduta ai bordi di minuscoli tavolini. Sui muri del locale, decine di quadri appesi, di tutti i tipi. Β«Cosa dici? Entriamo o vuoi restare ad ammirare il CafΓ¨ de la Rotonde dal marciapiede, sotto la pioggia?Β» Il ragazzo sussulta, ma resta fermo, cosΓ¬ Derain lo supera e apre la porta metallica. Un’ondata di calore, di voci e di odori li avvolge. Augustin lo segue dappresso. Β«Bonjour Γ  tous les amis !Β» dice il pittore...

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𝑳𝒂 π‘½π’Šπ’π’π’† π‘³π’–π’Žπ’Šπ’†Μ€π’“π’† – 09 – 𝑡𝒆𝒍𝒍’π’‚π’•π’†π’π’Šπ’†π’“ π’…π’Š 𝑨𝒏𝒅𝒓𝒆́ π‘«π’†π’“π’‚π’Šπ’

AndrΓ© Derain esita alcuni istanti davanti alla sua tela. Avvicina il pennello intinto di un fiammeggiante carminio, l’allontana, lo posa e ne prende un altro, con cui attinge un piΓΉ pacifico ocra… infine si volta verso Augustin e sbotta: Β«Devi sempre starmi a guardare? Mi sembra di avere un corvo appollaiato sulla spalla!Β» Augustin si rialza e si raddrizza sullo sgabello. Senza accorgersene si era avvicinato troppo all’artista. Β«ScusamiΒ» si giustifica, «è che gli accostamenti di colore che fai mi affascinano, e cerco di capire il tuo metodo…» Β«Il mio metodo?Β» Β«No, non il metodoΒ» si corregge, Β«non so...

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𝑳𝒂 π‘½π’Šπ’π’π’† π‘³π’–π’Žπ’Šπ’†Μ€π’“π’† – 08 – π‘·π’‚π’›π’Šπ’†π’π’•π’Š π’Šπ’Žπ’‘π’‚π’›π’Šπ’†π’π’•π’Š

Quando Jeanne aveva detto che gli avrebbe trovato un lavoro come infermiere, Augustin aveva pensato ad un ospedale, magari proprio l’Hotel-Dieu che aveva visitato il giorno del suo arrivo a Parigi. In realtΓ , dicendo che sapeva fare quel mestiere si Γ¨ mantenuto prudente: lui ha studiato un po’ di medicina ed Γ¨ sicuro che sarebbe riuscito a curare i malati come i veri dottori. Be’, quasi tutti, almeno. E comunque sa bene che i medici quando si trovano davanti a qualche malattia che non rientra tra quelle comuni Γ¨ piΓΉ facile che facciano danni con i loro rimedi che...

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𝑳𝒂 π‘½π’Šπ’π’π’† π‘³π’–π’Žπ’Šπ’†Μ€π’“π’† – 06 – 𝑭𝒂𝒖𝒗𝒆𝒔

Β«Bentornato tra noi!Β» Augustin apre e chiude piΓΉ volte gli occhi, ma adesso ricorda dove si trova, e chi Γ¨ la donna che lo osserva sorridendo, con uno specchietto nella mano destra. Β«Jeanne… Mi sono addormentato di nuovo!Β» Β«SΓ¬, ma questa volta per poco, giusto il tempo di vestirmi e darmi una rinfrescata.Β» Jeanne si osserva nello specchio, fa un paio di smorfie e si aggiusta i capelli: Β«Mezza rinfrescata, a dire il vero: se qui fosse possibile avere dell’acqua calda…» Augustin si tira su, raggiunge con una mano la camicia che Γ¨ su una sedia e l’indossa. È...

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