Autore: Angelo Fabbri

Sono il numero 799

Mio padre lavorava nei campi. Ricordo ancora quando la sera arrivava a casa stanco e sudato, gettava il cappello sopra la cassapanca e il gilet sull’appendiabiti, quel vecchio gilet di crosta unto e bisunto che riparava dal sole e dall’aria e che puzzava come il suo sudore. Allora si lasciava cadere sulla sedia a dondolo e guardava mia madre. Lei prendeva la pentola e cominciava con un grosso mestolo a riempire i piatti di minestra, o di polenta, dipendeva dalla stagione. Ma prima lo apostrofava sempre con le stesse parole. «Vai a lavarti le mani, Beppe, dai il buon...

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2 /10/1980

Sai, è strano ritrovarmi qui. Certo, tu mi dirai che ormai dovrei esserci abituato, dopo tanti anni, eppure ti assicuro che ogni volta mi sembra di rivivere la stessa sensazione. Lo stesso strazio. Mi ritornano sempre in mente le stesse cose, perché fossi lì – proprio lì, proprio quel giorno – e penso alle mille alternative che sicuramente avevo, che tutti noi sicuramente avevamo, ma poi mi dico che se non c’ero io – se non c’eravamo noi – sarebbe stato lo stesso, ci sarebbe stato qualcun altro, e non sarebbe cambiato molto. Un istante dopo, però, ripenso al...

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Modì e Jeanne

Pioveva piano. Le gocce lambivano i vetri sporchi della finestra e scivolavano verso il pavimento lasciando strisce chiare come lacrime tra la polvere. Fuori, sugli alberi scheletriti, cominciavano ad apparire le prime foglie, ma il cielo grigio non faceva pensare alla primavera che stava per arrivare. La donna si alzò, abbandonando la posa, e si avvicinò al quadro. Sfiorò con un dito il colore ancora fresco, quasi volesse fare una carezza a quel volto allungato. «Lo sai che I tuoi colori sono morbidi come seta?» disse, mettendosi tra il pittore e la tela. Modigliani allargò le braccia. «La tua...

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L’alba del 22 dicembre

L’alba si era levata grigia nella mattina gelida. La luce s’intrufolava furtiva tra le sbarre, inesorabile. Quante volte nei mesi passati mi ero immaginato questo momento! La ragione fa di questi scherzi, ti mostra mille e mille volte le cose che più temi, fino a centellinarle come una sottile tortura che ti scava dentro, instancabile. Così avevo pensato questa mattina, io che pregavo il buio di non abbandonarmi, di regalarmi ancora qualche ora, qualche minuto, qualche istante di vita. E invece sono qui che osservo distaccato l’incedere del giorno, come se la cosa non mi riguardasse, come se là...

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La testa sotto la sabbia

Sono le nove di sera del 10 novembre 1943, non ricordo esattamente l’ora, a dodici anni non si porta l’orologio al polso, non lo si portava allora. È una serata limpida, tiepida, come spesso succede in Riviera anche dopo le festività dei Morti. Io giro tra i tavolini con il grembiule bianco che indosso come una divisa, portando il vassoio con le coppe di gelato sotto lo sguardo vigile di mio padre. Seduti sotto i portici, i soldati tedeschi passano le serate rilassati, forse cercando di dimenticare quella guerra che in molti non riescono a capire e che li...

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Freddo

Freddo. Questa era la prima sensazione che Sara ricordava, quella più intensa. Il freddo della porta del treno su cui l’avevano fatta salire a forza. Il piano del vagone era troppo alto, così uno sconosciuto l’aveva aiutata sollevandola di peso, e lei si era aggrappata al bordo della porta scorrevole per non cadere. Quella stessa porta che poi, prima che il treno partisse, avevano piombato. Mille altri ricordi le affollavano la mente, ma si confondevano nell’orrore quotidiano, un orrore che lei, bambina, non capiva, ma che riusciva ad intuire negli occhi disperati delle sue compagne di prigionia, che tuttavia...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

16 hours ago
Writer Monkey

Per #Gaza per la vita

Grazie a tutti, amici miei.
A voi che avete letto, suonato, cantato.
A voi che avete partecipato con ascolto attento.
Per quello che avete portato e per come lo avete fatto.
Vi voglio bene.
@andreavaso78 @andrea_zacchia @giavagiombini @cinzia_erdas @fabiola_bibbi
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Grazie a Pino Chisari Nicoletta Nicolai Andrea Vasone Giava Giombini Cinzia Erdas Maria Antonietta e al grandioso Andrea Zacchia

2 days ago
Writer Monkey

Alle ore 20 condividiamo musica e poesia! A Vitamine Zen.
Dedicheremo molti interventi a #Gaza
non si può fare altrimenti.
E parleremo d’amore. E canteremo la bellezza. E lo faremo insieme. Non mancate.
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3 days ago
Writer Monkey

🗓️11 Luglio - Ore 20:00
🌈Parco Arcobaleno - Festival Vitamine Zen

Porta le tue parole, la tua arte, la tua voce. 📚
Sarà una serata in cui potrai portare i tuoi scritti sul palco, ma attenzione…

I posti sono limitati! Quindi scrivimi per prenotare il tuo!

📩Info: info@writermonkey.it

#WriterMonkey #associazioneartisica #teatro #openmic #festivalvitaminezen
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2 CommentiComment on Facebook

Hanno notato tutti la mia lampada? 🥰😝

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