“Ciglia di rana
Bava di rospo
E se non t’ama giù dentro il fosso!
Sputo di geco
Riso di strega
Questo è l’amore che per sempre lega.
Sogni di biscia
Fusa di gatto
Questo è l’amore che rende matto!”
La casa della strega Cassiodora era una casa rosa, come lei. L’aspetto della casa era dolce, morbido e odorava di caramello. Così anche la strega Cassiodora.
Da quando aveva preso con il massimo dei voti la patente di strega, c’era stato un unico e solo incantesimo in cui si era specializzata: filtri d’amore!
La richiesta era molta, e la strega guadagnava abbastanza da poter acquistare in gran quantità gli ingredienti per poter cucinare l’unico cibo di cui fosse terribilmente golosa: il suo dolciume preferito: Mashmallow! Rosa ovviamente. E diverse altre leccornie.
Tanti di quei dolci da aver invaso tutti gli scaffali del meraviglioso laboratorio della strega: una intera stanza dal soffitto altissimo, colma di barattoli trasparenti, contenenti un autentico bendidio per qualsiasi apprendista stregone. Ma Cassiodora si limitava ad usare solo e soltanto: sputo di geco, riso di strega, bava di rospo, ciglia di rana e ovviamente sogni di biscia.
Un vero spreco, bisogna ammetterlo! Tante cose nei barattoli scadevano senza essere mai state usate in una pozione.
Il Gran Consiglio dell’Ordine Malefico era abbastanza preoccupato. Ma non si decise ad intervenire fino a quando non fu estremamente necessario. Inevitabile!
Dovete sapere che ogni anno viene estratta in tutto il mondo una singola strega o stregone, che diventa così il Grande Cerimoniere di Halloween. Ebbene quell’anno fu estratta proprio Cassiodora.
Beh! Non si era mai visto che la festa più terrificante dell’anno fosse preparata da qualcuno che, anziché spaventare e ingannare, passasse il suo tempo a preparare dolcetti e a far innamorare!
Allo stesso tempo l’abilità di Cassiodora nella preparazione di filtri d’amore aveva aiutato molti membri del Gran Consiglio a trovare la felicità. E quindi non volevano offenderla.
Al fianco della casa rosa di Cassiodora sorgeva quella tutta oscura e polverosa della sua adorata sorella minore, Passiodora.
E proprio Passiodora fu convocata e intimata dal Gran Consiglio al completo per sistemare le cose, e di nascosto da Cassiodora per giunta!
Passiodora era giovane, era un’aspirante strega di quelle un po’ cattivelle, con tanto di scopa e gatto nero ovviamente, e i suoi incantesimi di solito erano malefici. La buona Cassiodora a dire il vero li spezzava appena lei si distraeva.
A parte queste differenze di indole Passiodora voleva davvero molto bene a sua sorella, che le era sempre vicino, soprattutto adesso che stava per prendere la patente di strega e aveva spesso bisogno di aiuto con quella enorme quantità di formule magiche, piante, pietre e talismani da memorizzare.
Giunta nel castello del Gran consiglio, subito sopra la prima fila di nuvole oscure, Passiodora si trovò gli occhi addosso di tutti gli esseri più malefici e temibili del regno paranormale.
Senza girarci troppo intorno, mentre mostravano denti aguzzi, occhi rossi e artigli, le fecero capire che il successo della sua missione segreta sarebbe stato determinante: avrebbe ottenuto la patente di strega se e solo se avesse salvato Halloween dai filtri d’amore di Cassiodora!
“Halloween è Halloween, non è San Valentino!”, sbraitò la strega Margutta con la sua voce arcigna. Lei era a capo del Consiglio da ben 115 anni.
La vecchietta di anni a dire il vero ne aveva 573, era alta un solo metro, aveva il naso a punta, gli occhi piccoli e accigliati, i capelli bianchi e gonfi come una nuvola. E metteva una paura tremenda a Passiodora, perché di lei si raccontavano gesta terrificanti, tramandate di generazione e generazione di esseri demoniaci, nei secoli dei secoli.
Come ad esempio la storia dei pericolosissimi draghi che Margutta avrebbe rimpicciolito e infilato nelle piccole biglie di cristallo con cui giocherellava sempre e che portava sempre con sé, nelle sue tasche, pronta a liberare il micidiale contenuto se solo qualcuno l’avesse fatta irritare.
Passiodora da principio non avrebbe voluto accettare. Tradire sua sorella! Ingannarla!?
Tuttavia si chiese che senso avrebbe avuto la sua vita senza la patente di strega? Quello era sempre stato il suo sogno. E poi diciamolo: trasformare Halloween in San Valentino come veramente stava cercando di fare Cassiodora, insistendo con la diffusione di filtri d’amore, sembrava, ecco… un po’ eccessivo anche a lei.
Decise così di agire. E in fretta.
Un mercoledì andò a prendere il tè da sua sorella. Sapeva che quello era il giorno delle consegne: Cassiodora alle quattro in punto, dopo il pisolino, si recava in città a portare di persona i suoi filtri d’amore ai clienti.
Passiodora restò così da sola nella casa rosa e caramellata, e si introdusse nel laboratorio, dove iniziò a spostare barattoli.
Al posto delle risa di strega mise il loro pianto.
Al posto dei sogni di biscia, i loro incubi.
Gli effetti si fecero presto vedere.
Nei giorni seguenti chi bevve il nuovo filtro d’amore invece di innamorarsi diventò dispettosissimo, e iniziò così a fare scherzi insopportabili, come legare i lacci di due scarpe da ginnastica tra loro (causando brutte cadute), o scherzi spaventosi tipo inserire ragni e scorpioni in borse e zaini (causando urla disumane) e persino scherzi davvero crudeli (come aggiungere troppo peperoncino nelle minestre, causando grossi bruciori con tanto di lacrime!).
Cassiodora osservò questi assurdi effetti e si preoccupò molto. Di più: era davvero disperata!
Fu allora che Passiodora, intenerita, decise di spifferare tutto a sua sorella, che capì, comunque sollevata del fatto che ci fosse una spiegazione, e fu amorevole e comprensiva, come di fatto era sempre la buona Cassiodora.
La strega allora lasciò per un giorno che il caos, lo spavento e gli scherzi prendessero il sopravvento sull’amore: fu un Halloween, bisogna ammetterlo, molto divertente!
Presto la vecchia Margutta autorizzò Cassiodora a preparare l’antitodo: bastò offrire ai dispettosi un dolciume per rimettere le cose a posto. Cassiodora poi aveva una montagna di delizie già pronte per tutti!
Alcuni narrano che è da quel giorno, grazie alle sorelle Cassiodora a Passiodora, che è in realtà nata la più nota tradizione di Halloween: “Dolcetto o scherzetto?”.