Quel giorno Milita Garcia lavorava alacremente al suo ultimo giallo “La palude”. Aveva appena salvato sul PC l’ultimo capitolo col finale mozzafiato, si apprestava a stamparne le copie quando all’improvviso… il computer si spense. Milita restò impietrita; proprio adesso! Provò e riprovò a riaccendere il computer mentre il panico cominciava ad impossessarsi di lei, non capiva cosa fosse successo, il finale del libro era lì dentro. Si impose di restare calma, provò a collegarsi a internet col cellulare, niente.  Mentre l’agitazione aumentava, sentì un vociare salire dalla strada, erano persone che chiedevano ad altre persone affacciate alle finestre o ai balconi cosa fosse successo:
“Il mio PC non va più e il vostro?”
“Anche il mio si è spento all’improvviso!”
“Provate col tablet!”
“Già fatto, niente non funziona”.
“Ora chiamo l’assistenza”.
“Ho già provato io, i centralini sono intasati. ”
“Ho provato anche col cellulare, non c’è connessione a internet”.
“Vedrete che sarà un problema passeggero, scommetto che fra poche ore tornerà tutto a posto” – disse l’ottimista di turno.
Un ragazzo disperato: “Nooo, il collegamento è sparito!  Avevo appena trovato un pokemon!”
Milita, affacciata alla finestra, ascoltava sempre più angosciata questi scambi di informazioni. Prese il cellulare e chiamò la sua amica Lucynda, la quale rispose con tono frettoloso:
” Diga”.
“Ola Lucynda, il mio computer non funziona più e il tuo?”
“No, non funziona più niente. Tutti stanno dicendo le stesse cose, pc, tablet, tutto spento. Da me ci sono anche Tilda e Irina, hanno lo stesso problema. Un vero e proprio blackout della connessione!”

A quel punto un’ipotesi si faceva sempre più strada nella sua testa… il suo ultimo capitolo era prigioniero del PC!
OK, PANICO!
“Madre de Dios! Estoy arruinada! Sono rovinata”.