Ti ricordo mentre ascolto una canzone e il tuo tempo all’improvviso s’incontra con il mio, nel luogo dove si nascondono i nostri sogni, dove potremo sostare, inebriarci e fuggire insieme a cavallo della fantasia.
Prova a immaginare me, la sera, mentre leggo le tue lettere d’amore e, seduta in riva al mare, ti scrivo sulla sabbia i miei pensieri; prova a ricordare me, mentre ti sorrido allegra, avvolta in una aureola di luce calda e soffusa come quella di un tramonto.
Provo a ricordare i tuoi gesti e le tue parole e rivivo ogni momento con commozione.
Sono le pagine di un diario, una raccolta di pensieri che scivolano via veloci sulle righe incontrollabili della mia memoria.
La tua presenza mi accarezza portata da un leggero soffio di vento, un profumo conosciuto, un respiro sommesso, una serata romantica, un ballo bagnati dalla luna, pizzo e raso intriganti mi accarezzano la pelle e la malinconia che riempie i miei silenzi assorti.
Io non ti scorderò e mi pongo mille domande che non hanno risposte:
“Perché mi hai lasciata sola a combattere nel momento più difficile della mia vita?”
La luna mi sorprende ancora lì a pensare, non ho voglia di tornare, la realtà non mi piace, a volte mi fa male, voglio restare qui a guardare il mare.
Il mare, color argento, brilla nella notte scura, mi trasmette un senso di mistero che mi affascina e mi attrae.
Voglio lasciarmi andare, trasportata dai ricordi, da tante cose che ancora avrei voluto dirti ma non ne ho avuto il tempo.
Rimango ancora un po’ a fissare l’infinito e mi sento fragile nella mia semplicità di donna, indifesa nella tenacia e spontaneità di un sentimento che ci ha legato insieme e, forse, tu hai sempre saputo che i miei silenzi erano il riflesso lontano delle mie paure.
Lasciami restare ancora un momento a guardare il mare e a pensarti.