Tante, tante stelle cadono stasera.

Lontana, una nenia amica

accompagna l’incedere dei miei passi

affondati in una tenebra circospetta e furtiva.

Non so di camminare tra fiori ed erba bagnata

mentre il cielo sovrasta sussurrate parole di terra:

il pastore ora dorme e la notte lo sfiora

baciandone dolcemente i sogni lievi

mentre alberi di secoli adagiano ai suoi piedi

un mare d’argentea ombra lunare.

Il pianto s’inabissa nella pelle

come un fiume che scorre leggero,

silenzioso nel letto dei pensieri.