Era una giornata d’estate e Karim un bambino basso e magro stava andando a scuola quando ad un certo punto si accorse che era in mutande:
«Ecco perché tutti ridevano di me, mi devo nascondere, non mi devo far vedere da nessuno come se non esistessi!», pensò.
Stavano passando i secondi e Karim stava impazzendo perché aveva paura che i suoi compagni di classe continuassero a prenderlo in giro, quindi si nascose in bagno.
Lorenzo chiese al maestro Luigi di andare in bagno, ma vide la serratura chiusa così chiese:
«Puoi uscire da lì?»
Karim rispose di no perché aveva vergogna.
Lorenzo andò a dirlo agli altri, ma il maestro Luigi sentì:
«Lo sapete perché Karim è chiuso in bagno?»
E andò a vedere, ma si arrabbiò perché per quello aveva bloccato la lezione. Così andò in bagno con Matteo per capire cosa fosse successo, fece uscire Karim e lo sgridò
«Mi hai fatto bloccare la lezione».

Matteo nel frattempo corse in classe lo disse a tutti, ma gli altri lo sapevano già: risate generali.
A quel punto Karim si svegliò e capì che era un incubo.
Ma soprattutto che non è importante quello che pensano gli altri di te ma quello che pensi tu.

Miki, Ginevra e Luca