La mia storia d’amore con Frank procede fra alti e bassi, io lo capisco, la sua impotenza gli causa un’enorme frustrazione,  soffro per lui ma non posso fare a meno di consultare periodicamente la lista, il mio corpo ha bisogno di unione carnale, di rapporti completi, anche se non amo nessuno di loro, sono solo nomi.
Lui sa cosa faccio quando esco, non gliel’ho mai nascosto, da un po’ di tempo però non mi va più di raccontargli i particolari dei miei rapporti sessuali, qualcosa è cambiato dentro di me, lo amo tanto ma… mi sento incompleta. Lui l’ha capito, lo so. Mi ha proposto di andare con lui nella casa sulla scogliera, eredità di una vecchia zia. Un posto meraviglioso, isolato, dove si sente solo il fragore delle onde e l’ululato del vento.
“Potremo parlare di noi, capire se ci amiamo ancora, e suonerò per te se lo vorrai”.
Sì, perchè Frank suona divinamente il violino, quando lo ascolto chiudo gli occhi e lo immagino forte e virile sopra di me.

Ora sono qui, sola sulla scogliera, guardo le onde che si sfracellano sugli scogli, cerco Frank ma non lo vedo, non lo vedrò mai più. Avrei dovuto immaginare cosa stava tramando. Non poteva sopportare l’idea che io mi allontanassi da lui, odiava la lista di quei nomi. Lo vidi gettarsi tra i flutti con le braccia aperte come le ali di un Angelo. La tentazione di seguirlo è stata forte ma qualcosa mi ha dissuasa… il suo violino. Ed eccomi qui, in cima alla scogliera suono per lui.