Respiro… respiro forte e chiudo gli occhi. Ingoio tutta l’aria che c’è qui, deve aiutarmi a respirare quando torno a casa.
Ho ingoiato tutto.
Il salice piangente sotto cui mi rifugiavo, la mimosa che arrivava fin sopra la finestra della mia cameretta, gli aceri, i pioppi.
La collina ricoperta di vite, l’erba medica, i girasoli.
I cespugli di more.
I sassi, le ortiche, le coccinelle, la camomilla.
Le formiche.
La civetta di cui mamma aveva paura se la sentiva cantare tre volte di notte.
I cavalli, il fiume, i fulmini a ciel sereno,la linea dell’orizzonte tra terra e cielo.
Il colore di casa nostra, i vecchi pavimenti, la stufa a legna.
L’orto intero, con la bignonia arancione a fargli da cornice.
Le uova delle galline.
Ho mandato tutto giù per bene.
Quando la mia vita sarà finita, tireró tutto fuori e la vivrò di nuovo.