Fermarmi a sezionare
una nuova ruga da accettare
e toccarne a lungo i rilevi.
Con i sensi del tempo
scolpirne un probabile cammino.
Attimo dopo attimo.
Trattenermi silente
tra aspre, dolci, folate di tristezza
per ascoltarne davvero la storia.
Catturare meteore, frantumi di vita
e poi disperderli lievi
al primo alito di vento.
Ma conservarne l’impronta.