Continuava a nutrirlo col suo latte avvelenato, cantandogli dolcissime filastrocche, carezzandogli con dita leggere i capelli.
Gli raccontava del suo amore infinito e, appena la piccola bocca s’adombrava di viola, correva a prodigarsi in attentissime cure a salvargli la vita.
Per poi riattaccarselo al seno e somministrargli, ancora e ancora, quello che pur sapeva essere veleno.
E’ la storia di un amore delirante.