LA BERTA
Un’antica maledizione la condannò a restare affacciata alla torre, immobile, pietrificata.
Da secoli è costretta a subire i capricci delle stagioni, flagellata da vento e pioggia o riarsa dal sole cocente. Quante volte si è pentita d’aver negato un sorso d’acqua al condannato al rogo.

Vede passare un uomo, lo chiama con la sua voce cavernosa e arrochita :
“Ehi laggiù!”
L’uomo si guarda intorno turbato, è l’alba, non c’è nessuno in giro.
“Viandante ascoltami, vuoi un po’ d’acqua?”.
Lui alza lo sguardo, la vede e inorridisce: quel volto bianco come un fantasma, quegli occhi senza vita…
“Oh mio Dio!” mormora, e fugge come il vento.

Dieci, cento, mille volte ormai ha rivolto questa domanda ai passanti, sperando così che il suo gesto la liberasse dall’antica maledizione. Ma nessuno si ferma ad ascoltarla, tutti fuggono inorriditi alla sua vista. Resterà affacciata alla torre per molti secoli ancora.