Oggi Marilda ci ha fatto un bel regalo: ci ha omaggiato di questa intervista al figlio di Georges Simenon, John, anticipando il mio intento di trasformare WriterMonkey.it in una piccola redazione sul tema della scrittura, della letteratura, della creatività.

Aggiungiamo una breve biografia di Simenon, papà di Maigret, che meglio ci permetterà di assaporare le parole di John.

Una breve biografia di Georges Simenon

Georges è nato a Liegi nel 1903. Figlio di un contabile e di una casalinga borghese. All’età di diciotto anni pubblicò il suo primo romanzo. Dopo la morte del padre, nel 1922 si trasferì a Parigi dove iniziò a scrivere: è stato uno scrittore incredibilmente prolifico. A Parigi scrisse su molte riviste, circa 750 racconti in pochi anni. Nel lustro 1925-1930 pubblicò oltre 170 romanzi!

Nel 1929, sulla rivista Détective, appare per la prima volta il commissario Maigret.

Assieme alla prima moglie Régine Renchon, detta Tigy, viaggiò molto. Nel 1939 nacque il primo figlio, Marc.

Durante la guerra si occupò all dell’assistenza ai rifugiati belgi. Alla fine della guerra lui e suo fratello furono accusati di collaborazionismo. Nel caso di Georges le accuse erano infondate, ma si trasferì ugualmente in America. Christian Simenon invece, condannato a morte, si unì alla Legione Straniera francese. Morì in combattimento. La madre accusò Georges, che aveva suggerito al fratello la soluzione della Legione Straniera, della morte di Christian, inasprendo i rapporti, che erano sempre stati complicati, tra madre e figlio.

Negli Stati Uniti Denyse Ouimet diventerà la seconda moglie di Simenon, e la madre di tre figli (John, che Marilda ha intervistato per noi, Marie-Jo, che morì suicida nel 1978 e Pierre).

Morì nel 1989, a 86 anni a causa di un tumore al cervello, che sembrava aver sconfitto qualche anno prima.

Ma passiamo all’Intervista!

L’intervista di Marilda Nicolini a John Simenon

Ho cominciato a leggere i romanzi di Simenon all’inizio degli anni sessanta, nelle edizioni degli Oscar Mondadori. Avevo dodici anni e mi sono subito appassionata al suo personaggio, Maigret, burbero ma disponibile ad aiutare i derelitti, le prostitute e i delinquenti, pur seguendo la legge.
Ho conosciuto la Francia che lui sapeva descrivere in modo semplice ma esaustivo.
Personaggi reali che io, ragazzina cresciuta in un paese, non avrei mai incontrato.
Ora, a sessantasette anni, mi sono ritrovata per caso a chattare con il figlio di uno dei miei miti. Figuratevi l’emozione… È stato gentile e ha risposto alle mie domande.

D. Suo padre era un uomo molto occupato, aveva del tempo da dedicare ai figli?
R. Sì, perché non lavorava tutti i giorni e lo faceva mentre noi eravamo a scuola.

D. Ha mai scritto delle favole o dei racconti per voi?
R. Purtroppo no, ma ha dedicato a ciascuno dei suoi figli il romanzo che veniva pubblicato per primo dopo la loro nascita. A me ha dedicato Un Nouveau dans la Ville.

D. Suo padre ha viaggiato molto, in quali paesi lei è stato insieme a lui?
R. Io sono nato negli USA, a Tucson, e sono cresciuto a Lakeville in Connecticut. Poi abbiamo vissuto a Cannes e infine a Losanna. Sono stato con lui a Bruxelles nel 1958 per l’Expo, poi sui canali dell’Olanda, a Venezia, Parigi, Barcellona, Atene, Odessa, Istanbul, Amsterdam e Delfzijl per l’ inaugurazione di una statua dedicata a Maigret.

D. Quali caratteristiche ritrovava in suo padre del suo personaggio più celebre, Maigret?
R. Tutti e due volevano essere raccommodeurs de destinèes.

D. Il cibo per Maigret era molto importante. Suo padre era un buongustaio? E cosa mangiavate in famiglia: choucroute e birra?
R. Mio padre era un buongustaio al ristorante. In famiglia i pranzi erano piuttosto “light”.

D. Molti italiani, me compresa, hanno conosciuto e amato la Francia attraverso gli occhi di vostro padre. Lui amava l’Italia?
R. Sì, andava spesso a Milano, Firenze e Venezia.

D. Ho letto del suo incontro con Camilleri, sceneggiatore dei telefilm trasmessi dalla TV italiana. Che cosa ne pensa di questi telefilm?
R. Penso che Gino Cervi sia stato il migliore dei cinque attori che hanno interpretato Maigret.

D. Quale film ispirato ai suoi romanzi è stato il preferito di suo padre?
R. In generale non andava a vedere i film tratti dai suoi romanzi.

D. Qual è il ricordo più bello e quello più triste di suo padre?
R. Il più triste è senz’altro la morte di sua figlia, il più bello penso la nascita dei figli, ma non abbiamo mai parlato di questi argomenti.

D. La ringrazio per la sua disponibilità e dopo questa conversazione con lei continuerò a leggere i romanzi di Georges Simenon con più piacere.

Per un approfondimento, vi rimandimo al sito che John ha creato e cura, dedicato a suo padre Georges Simenon.

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