Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
Non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

(Eugenio Montale)

Cosa è l’Amore?
Ognuno di noi lo ha conosciuto, almeno una volta, nella propria vita.
E non necessariamente l’amore verso un uomo, o una donna, ma anche l’amore in una delle sue infinite sfaccettature: per un genitore, un fratello, un amico, un animale, un luogo…
Pur avendo destinatari differenti, unica è la matrice che partorisce il nostro sentimento.
Questi versi di Montale sono di una rara bellezza, di quelle che penetrano dentro di noi per scendere nelle profondità recondite della nostra anima e, infine, annidarvisi per sempre, erigendo pareti invisibili a protezione del nostro prezioso e ricco sentire.
Cosa è l’Amore?
Almeno un milione di scale, risalite e ridiscese innumerevoli volte insieme, nella vita.
Qualcuno le risalirà un’ultima volta, prima di noi.
Continuare a coltivare e nutrire e accarezzare quell’amore, nel vuoto che poi incontreremo ad ogni gradino, sarà per noi dolce ricordo, e dono, e conforto.