Il matrimonio aveva coronato la bella storia d’amore di Diana e Valerio,

dopo due anni tutto andava a gonfie vele, avevano una bella casa, lavoravano entrambi,

certo, si erano parecchio indebitati, ma ce lìavrebbero fatta senza problemi, ne erano certi.

Una mattina Valerio uscendo per recarsi al lavoro disse a Diana:
“Amore sai cosa faccio? Vado a lavorare in bici, un po’ di esercizio mi gioverà”.

“Buona idea, ma non ti stancherai troppo? Non sei molto allenato”.

“Ma no, una mezz’ora di buone pedalate mi farà bene”.

Si diedero un bacio e si salutarono.

 

In ufficio Diana ricevette una telefonata, era la polizia:
“Signora… un incidente… suo marito”.

Un cosiddetto pirata della strada lo aveva investito ed era fuggito senza soccorrerlo, stavano indagando.

 

Qualcuno l’accompagnò all’ospedale, dopo ore di spasmodica attesa, il chirurgo uscì dalla sala operatoria, la guardò e scosse la testa: “Abbiamo fatto tutto il possibile”.

Diana precipitò in una depressione senza fine, la sua vita era finita, voleva solo morire e raggiungere il suo amore, Trascorse alcune settimane trascinandosi per casa tra pianti, conati di vomito e terribili emicranie, a nulla valse il conforto dei suoi genitori. Un giorno la trovarono

a terra priva di sensi, la portarono al pronto soccorso dove fu prontamente visitata:
“Signora, lei aspetta un bambino” disse il dottore.

Diana pianse, questa volta di gioia, tutto ricominciava, una parte del suo amato Valerio sarebbe rimasta per sempre con lei.