Adesso che non ci sei più mi trovo a ripensare a quante cose avrei voluto dirti ancora ma non ne ho avuto il tempo e, ancora oggi, non so perché non l’abbia fatto.
Forse me l’hanno impedito la paura di sembrare debole, o il pudore o la vergogna o la speranza di avere ancora tempo.
Mai lasciare al “poi” il controllo delle decisioni che ti competono.
Adesso che non ci sei più, mi rimane l’amaro in bocca per non averti chiesto scusa quando avrei avuto il tempo per farlo, per non aver trovato il momento di urlare ancora una volta “ti amo”, nella penombra dolce di quell’ultima sera, per non averti stretto ancora una volta tra le braccia, per non aver baciato e ribaciato le tue labbra.
Adesso che non ci sei più, mi rimane il rimpianto e il rimorso di quelle poche e semplici parole che avrei potuto dirti e che adesso mi rimbombano nella mente come un tuono, con un frastuono assordante.
Poter tornare indietro è un’illusione dietro la quale si nascondono gli sciocchi che usano per giustificarsi il senno del “poi”.
Potrebbe sembrare semplice per una donna come me, che non rinuncia mai alla lotta e non accetta le sconfitte.
Non è forse stupido scrivere parole sulla sabbia sperando che rimarranno lì per sempre?
Sì, lo ammetto, spesso sono una donna stupida, egoista, fragile e insicura, una donna imperfetta.
Matilde Falco – 5 gennaio 2018.