Cos’ha lei che io non ho?
Qual è il suo incantesimo? Qual è la sua magia?
Stai andando via e non posso fermarti. Mi guardi senza vedermi: sei già con lei.
In paziente attesa, dietro gli occhiali, aspetti da me un gesto o una parola che faciliti il tuo abbandono. Quell’assoluzione che ti aiuterebbe a vivere, senza troppi sensi di colpa, la tua nuova vita, rendendoti meno penoso il distacco da questo nostro passato che per me, invece, ancora continua ad esistere come presente.

– Cos’ha lei che io non ho?
– Che tu non abbia? Niente, semplicemente è successo. Non posso farci nulla. E neppure tu.

Si che puoi fare qualcosa. Disfare quella maledetta valigia che tieni stretta tra le mani come un destino irreversibile. Quella valigia, oggetto concreto della tua decisione inappellabile. Gli ultimi istanti della nostra storia, e l’unico fotogramma che ricorderò sarà il tuo sguardo, impaziente e annoiato, dietro gli occhiali, e le tue mani strette come nodi su quella tua valigia.

– Cos’ha lei che io non ho?
– Basta! Non ho risposte capisci? Non ha nulla che tu non abbia…semplicemente è lei. Cosa dovrei fare? Rimanere qui e continuare a voler lei mentre sono con te? E tu? Tu, così sensibile e attenta, vorresti davvero continuare a vivere con me e il suo fantasma? Ogni mio silenzio, ogni mio attimo di astrazione, costituirebbe inevitabilmente per te un indizio da valutare, analizzare e, alla fine, arriveresti sempre alla stessa conclusione: sta pensando a lei.
– Sono sicura che riuscirei a fartela dimenticare, se solo tu me ne dessi l’opportunità.

Riuscirei a fartela dimenticare ne sono sicura, ma questa ipotesi riesce solo a strapparti un sorriso appena percettibile, eppure così crudele. Non voglio piangere e aumentare la tua impazienza, voglio continuare a parlarti e convincerti…un tempo ti piaceva la mia voce.

– Ti piaceva la mia voce.
– Mi piace sempre la tua voce
– Ma vorresti ascoltare cose che io non riesco a pronunciare. Parole di perdono, di comprensione, forse di amicizia. Ma io non riesco a dirle, capisci? Nemmeno col tempo te le dirò mai. Non sono tua amica. Non lo sarò mai. E nemmeno comprensiva. Come posso essere comprensiva con chi mi sta strappando via l’anima?
– Io…perdonami, non posso fare altrimenti. Rimanere non avrebbe senso. Rispetto per te, per me, per lei.
– Non lo voglio il tuo rispetto. Questa parola, pronunciata da te in questo momento, e con la fretta di andartene, è solo un grosso insulto. Dov’era il tuo rispetto per me mentre mi tradivi con lei?

Dov’era il tuo rispetto per me mentre mi tradivi con un’altra? Ed io dov’ero? Cosa facevo mentre tu te ne stavi innamorando? Non mi sono accorta di nulla…come è possibile? Tu troppo bravo o io troppo distratta? Avrei dovuto percepire almeno la sua ombra o una diversità nella tua presenza.
Dov’è l’inganno?